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Usa, via libera alla vendita di Starlink e sistemi Patriot all’Ucraina. Un affare da oltre 300 milioni di dollari

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Il Dipartimento di Stato USA ha approvato la potenziale vendita di Starlink e dei sistemi Patriot all’Ucraina, per un valore complessivo di oltre 300 milioni di dollari. La mossa rientra nella strategia di Washington e degli alleati europei per rafforzare il sostegno militare a Kiev e aumentare la pressione su Mosca.

Il Dipartimento di Stato americano ha dato il via libera alla potenziale vendita di servizi Starlink e di sistemi di supporto e manutenzione per la difesa aerea Patriot all’Ucraina.
A confermarlo è stato il Pentagono, parlando di transazioni per un valore di 150 milioni e 179 milioni di dollari.

Washington e Bruxelles insieme per Kiev

La mossa si inserisce nella strategia dell’amministrazione Trump, che insieme agli alleati europei punta a rafforzare il sostegno militare a Kiev e a intensificare la pressione su Mosca affinché accetti un accordo di pace. Secondo i nuovi accordi, saranno i governi europei a coprire i costi delle armi americane destinate all’Ucraina.

Solo 24 ore prima, il Pentagono aveva annunciato un’altra approvazione: la vendita a Kiev di missili da crociera aviolanciati e relative attrezzature, per un valore stimato di 825 milioni di dollari.

Starlink, la rete che tiene unita l’Ucraina

Definito da Elon Musk “la spina dorsale dell’esercito ucraino”, il sistema satellitare Starlink si è rivelato essenziale dall’inizio dell’invasione russa: garantisce comunicazioni sicure a cittadini e militari, ma soprattutto permette il controllo dei droni, oggi cuore delle operazioni militari ucraine.

Non è un caso che, secondo i dati diffusi da Kiev, nel 2024 fossero già attivi 42mila terminali Starlink, utilizzati da forze armate, ospedali, aziende e organizzazioni umanitarie. La maggior parte dei posti sul fronte dispone di un terminale, rendendo la rete di Musk un asset indispensabile.

Patriot: lo scudo contro i missili russi

Accanto a Starlink, i sistemi Patriot hanno dimostrato la loro efficacia nell’intercettare e distruggere missili balistici russi diretti contro le città ucraine, diventando uno dei pilastri della difesa del Paese.

Contratti ancora da firmare

Nonostante l’approvazione del Dipartimento di Stato, il Pentagono precisa che le notifiche non equivalgono a contratti già firmati né a trattative concluse. Ma il segnale politico è chiaro: Washington ed Europa accelerano la corsa agli aiuti militari per Kiev.

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