SVILUPPO SOSTENIBILE

Un futuro energetico sostenibile: la Regione Lombardia dialoga con le aziende

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Scienza, imprese e istituzioni a confronto a Bresso, nel Milanese, per l’applicazione del Programma energetico nazionale. La Rse (Ricerca sistema energetico): 'Si è avviato un dialogo di fondamentale importanza'.

Nella stupefacente struttura dello spazio Oxy.Gen all’interno del Parco Nord di Bresso, in provincia di Milano, la Regione Lombardia e le aziende del settore dell’energia si sono ritrovate, ieri, per discutere dell’applicazione del Pear (Programma energetico ambientale regionale).

L’evento è arrivato dopo l’accordo tra Rse (Ricerca Sistema Energetico) e la giunta regionale, rappresentata dall’assessore all’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi che ha sottolineato come da subito sia scattata la necessità di confrontarsi con i destinatari di tutte le azioni e dei fondi a disposizione. Questo sempre pensando a realizzare l’idea di sviluppo sostenibile che caratterizza l’azione dell’assessorato all’Ambiente di Regione Lombardia.

Tra gli elementi chiave del Pear, che dovrebbe arrivare a definizione, all’ultimo passaggio formale, a brevissimo – ha ricordato l’assessore – figurano la Vas, che, come tutte le programmazioni e le pianificazioni, deve essere fortemente condivisa dai vari portatori di interesse, una riduzione drastica delle fonti fossili per produrre energia e, conseguentemente, la riduzione di emissioni di CO2, che impatta molto negativamente sul nostro territorio e sulle nostre vite, sia in termini sanitari che ambientali, con un conseguente contenimento dei costi per cittadini e imprese, e, d’altra parte, una diminuzione di questa dipendenza energetica che il nostro Paese e la Lombardia in quanto regione più industrializzata ha nei confronti di chi ci fornisce energia dall’estero’.

All’incontro ha partecipato anche Stefano Besseghini, amministratore delegato di Rse. ‘Si è avviato un dialogo – ha detto – che è di fondamentale importanza nella consapevolezza del ruolo abilitante che le tecnologie sono in grado di giocare a livello territoriale soprattutto dal punto di vista infrastrutturale’.