Agenda digitale

Ultrabroadband. Sbloccati i fondi Ue, le regioni investono in ordine sparso

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Via libera della Commissione Europea a 5,5 miliardi di euro di fondi Fesr per 11 programmi operativi regionali del centro nord 2014-2020. L'ok ai programmi delle regioni meridionali atteso entro maggio.

Entra nel vivo la programmazione dei fondi europei 2014-2020 per lo sviluppo economico del paese, che mette al centro la realizzazione della banda larga e la crescita delle Pmi in Italia. Dopo il via libera da parte della Commissione Ue a 5,5 miliardi di euro per 11 programmi operativi regionali (Por) 2014-2020 (che riguardano le regioni del centro nord, in attesa che i restanti programmi delle regioni del sud vengano approvati entro maggio) l’Italia accelera, anche se le regioni sulla banda larga si muovono in ordine sparso per avvicinarsi agli ambiziosi obiettivi dell’Agenda Digitale fissati dal Governo. Il discrimine è il grado di copertura, che varia di molto sul territorio.

Le regioni che nei programmi di sviluppo citano espressamente la banda ultralarga (ultrabroadband) fra i loro obiettivi sono la Toscana, l’Umbria, la Provincia di Bolzano e la Lombardia, unica in Italia a poter contare su una copertura in fibra ottica rispetto alla maggior parte delle altre regioni che dal punto di vista tecnologico sono molto più indietro.

Intanto, è previsto per venerdì 20 febbraio il varo da parte del governo del Piano nazionale a banda ultralarga.

I piani delle regioni

 

Nel dettaglio, i programmi approvati riguardano  Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio e le due provincie autonome di Trento e di Bolzano.

Gli 11 programmi, i primi ad essere adottati per l’Italia, realizzeranno un investimento  complessivo di 5,518 miliardi di euro, di cui 2,759 miliardi stanziati dalla UE attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e l’altra metà derivante dal cofinanziamento nazionale.

Per lo sviluppo dell’Ict e della banda larga, la Valle D’Aosta metterà sul piatto il 22,6% dei 64,3 milioni di fondi 2014-2020 equamente divisi fra fondi Fesr e cofinanziamenti.  L’obiettivo è raggiungere una copertura a banda larga del 100%, a fronte del 29% del 2013. E facilitare la creazione di Pmi innovative.

In Piemonte, l’investimento complessivo è pari a 965,8 milioni: il 36,7% delle risorse sarà destinato a rafforzare la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Fra gli obiettivi dichiarati c’è la copertura del 40% della popolazione regionale con servizi di eHealth, che nel 2013 erano pari a zero.

In Lombardia l’investimento complessivo è di 970,4 milioni. Il 36% delle risorse è destinato a rafforzare le attività di ricerca e sviluppo tecnologico e il 2% dei fondi, pari a 20 milioni di euro, è destinato esplicitamente all’ampliamento del servizio a banda ultralarga e accesso veloce. Fra i risultati attesi, c’è la copertura a banda ultralarga di 10.500 nuove imprese.

In Liguria l’investimento complessivo è pari a 392,5 milioni. Il grosso è destinato alla promozione della competitività delle Pmi (34,4% dei fondi) e ad attività di ricerca e sviluppo tecnologico (20,4%). Fra le priorità c’è la messa in sicurezza del Bisagno contro il rischio esondazioni.

In Emilia Romagna l’investimento complessivo è di 481,8 milioni, il 29,2% è destinato ad attività di ricerca e sviluppo tecnologico. Il 6,2%, pari a 3o milioni, è espressamente destinato allo sviluppo dell’ICT e all’attuazione dell’Agenda Digitale.

In Toscana, le risorse accordate sono pari a 792,4 milioni. Il 31,9% è destinato allo sviluppo tecnologico, il 10,6% pari a 79,5 milioni a migliorare l’accesso, l’impiego e la qualità dell’ICT. Fra gli obiettivi la copertura di 16.312 imprese addizionali con accesso alla banda ultralarga di almeno 100 Mbps.

In Umbria l’investimento totale è di 356,2 milioni. Di questi, il 9%, pari a 31,9 milioni, sono destinati all’estensione della banda larga, dell’accesso veloce e di servizi di eGovernment (31,9 milioni euro – 9% delle risorse totali). Fra gli obiettivi c’è la realizzazione di 410 km di fibra ottica per connettere 32 città e aree industriali alla banda ultra larga.

 

Nelle Marche, l’investimento totale è di 337,3 milioni, fra gli obiettivi c’è la realizzazione di  440 nuovi km di banda larga.

Nel Lazio l’investimento complessivo è pari a 913 milioni, il 30% dei quali per promuovere la competitività delle PMI, il 19,7% per rafforzare la ricerca e lo sviluppo tecnologico e il 16,9% per Lazio digitale. Fra gli obiettivi la copertura a da banda larga (100 Mbps) di 562.600 abitanti nel 2018.

La Provincia di Bolzano ha ottenuto un investimento di 136,6 milioni, il 24% del totale è stato destinato alla digitalizzazione della PA e alla riduzione del digital divide. L’obiettivo è raggiungere la copertura a banda larga del 100% del territorio ad almeno 100 Mbps e la penetrazione della banda ultra larga per il 50% della popolazione.

La Provincia di Trento, infine, ha ottenuto un investimento complessivo di 108,6 milioni. Il 50,5% delle risorse sono destinate al afforzamento della ricerca e dello sviluppo tecnologico.

“Con l’approvazione dei primi 12 programmi da parte della Commissione Europea parte concretamente la nuova programmazione dei fondi di coesione 2014-2020 e parte con buone notizie – ha detto il sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, con delega alla Coesione territoriale – . Con il via libera al programma operativo nazionale Cultura e Sviluppo, da 490 milioni, per le cinque regioni del Mezzogiorno, la Commissione riconosce una priorità del nostro Paese e riconosce anche che abbiamo superato positivamente le criticità della precedente stagione sul Poin attrattori e in particolare su progetti come quello di Pompei. Gli altri programmi operativi regionali approvati, per 5,5 miliardi, permettono a loro volta di avviare un impegno radicale per temi come l’occupazione, la banda larga e la sostenibilità ambientale”.