Il Programma di lavoro per il 2026 per un’Europa “sovrana, competitiva e resiliente”
La Commissione europea ha presentato il Programma di lavoro per il 2026, intitolato “Il momento dell’indipendenza dell’Europa”. Si tratta di un documento strategico che definisce le priorità e le iniziative legislative che l’Unione europea intende attuare nel corso del prossimo anno. Al centro del programma c’è un obiettivo ambizioso: costruire un’Europa più sovrana, competitiva e resiliente, capace di affrontare le sfide geopolitiche, economiche, sociali e ambientali di un mondo in rapido cambiamento.
Il nuovo programma di lavoro si inserisce nel solco tracciato dagli orientamenti politici della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dalle linee esposte nel suo discorso sullo Stato dell’Unione 2025. L’obiettivo è duplice: rafforzare l’autonomia strategica dell’Unione e consolidare la fiducia dei cittadini europei nel progetto comune.
La Presidente ha sottolineato che il 2026 sarà un anno chiave per “realizzare un’Europa più forte e più sovrana”, attraverso politiche che uniscono sicurezza, innovazione, competitività e giustizia sociale.
“Il programma di lavoro per il 2026 segna un altro passo significativo verso un’Europa più forte e più sovrana. Continueremo a lavorare a stretto contatto con il Parlamento europeo e il Consiglio per realizzare le priorità dell’Europa, rafforzare la competitività, sfruttare il potere del nostro mercato unico, semplificare le nostre norme e affrontare la crisi dell’accessibilità economica. Insieme proteggeremo i nostri cittadini e difenderemo i nostri valori”, ha dichiarato von der Leyen.
Virkkunen: “Continueremo a promuovere l’innovazione e gli investimenti nel cloud, nell’AI, nel quantum e nei semiconduttori”
Sul Programma, la Vicepresidente esecutiva della Commissione europea per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen, è stata ancora più chiara: “continueremo a promuovere l’innovazione e gli investimenti nel cloud e nell’intelligenza artificiale, con la legge sullo sviluppo del cloud e dell’intelligenza artificiale e la legge sulla quantistica”.
“Il lavoro sta avanzando anche sui semiconduttori e sui chip per garantire che l’Europa possa progettarli e produrli qui a casa”, ma specificando che questo passaggio chiave, per l’indipendenza tecnologica eurpea, avverrà solo “in futuro”.
Se pensiamo solo al mercato del cloud in Europa, il 65% delle forniture è in mano a grandi società tecnologiche americane: il 32% del mercato cloud europeo è in mano a Amazon Web Service, il 23% a Microsoft Azure, il 10% a Google.
Solo il 15% del mercato continentale è controllato da aziende europee.
Il concetto di indipendenza e sovranità appare più una chimera che un obiettivo concreto allo stato attuale delle cose.
“Vogliamo rendere l’Europa un posto più semplice dove fare impresa e più attraente per gli investitori, incoraggiando l’innovazione. Per questo motivo continueremo a semplificare le nostre norme e a istituire il 28° regime per le imprese innovative che operano in tutto il mercato unico”, ha sottolineato Virkkunen.
Dombrovskis: “L’Europa ha bisogno di norme semplici, intelligenti e attuate rapidamente”
Uno dei pilastri del Programma di lavoro 2026 è la semplificazione normativa. La Commissione intende ridurre gli oneri amministrativi per imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni, proseguendo il lavoro già avviato con i pacchetti omnibus che hanno generato risparmi stimati in oltre 8,6 miliardi di euro l’anno.
“Un’Europa competitiva ha bisogno di norme che funzionino: norme semplici, intelligenti e attuate rapidamente, che responsabilizzino le persone e le imprese anziché gravarle”, ha affermato Valdis Dombrovskis, Commissario per l’Economia e la produttività e per l’Attuazione e la semplificazione.
Nel 2026 saranno presentate nuove proposte di semplificazione in settori chiave come industria automobilistica, ambiente, fiscalità, dispositivi medici ed energia. L’obiettivo è rendere più chiaro e meno costoso il quadro normativo europeo, migliorando al tempo stesso l’attuazione delle politiche dell’UE negli Stati membri.
“E questo è solo l’inizio – ha precisato Dombrovskis – con il programma di lavoro della Commissione per il 2026 adottato oggi, stiamo lanciando la prossima ondata di semplificazione: costruire una cultura che valorizzi i risultati rispetto alla burocrazia e l’efficienza rispetto alla complessità”.
Le priorità per il 2026: Prosperità e competitività sostenibili, Difesa e sicurezza, formazione di qualità
La Commissione lancerà una Legge sull’acceleratore industriale europeo per rafforzare la base produttiva e sostenere i settori strategici, come quello tecnologico e manifatturiero. Saranno inoltre create nuove iniziative per garantire la sicurezza nell’approvvigionamento delle materie prime critiche e per promuovere una vera economia circolare.
Un’altra novità è la proposta di una “quinta libertà” europea, dedicata alla conoscenza e all’innovazione, che si affiancherà alle quattro libertà storiche del mercato unico.
In un contesto internazionale instabile, la Commissione punta a rafforzare le capacità di difesa dell’UE con il quadro Readiness 2030 e con l’Iniziativa europea di difesa contro i droni, cruciale per la protezione dei confini orientali. Saranno potenziate anche le misure di contrasto alla criminalità organizzata e i sistemi di comunicazione transfrontalieri, mentre il Patto su migrazione e asilo entrerà nella fase di piena attuazione.
Sul fronte sociale, il 2026 vedrà la proposta del Quality Jobs Act, volto a migliorare la qualità dell’occupazione e la mobilità dei lavoratori. Saranno varate misure per affrontare la crisi del costo della vita, la povertà e la mancanza di alloggi accessibili. Un nuovo pacchetto sulla mobilità delle competenze renderà le qualifiche professionali più portabili in tutta Europa.
Sostenibilità ambientale e democrazia
Il programma considera però egualmente prioritaria anche una strategia per l’allevamento sostenibile, la revisione delle norme sulle pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare e un piano europeo di adattamento ai cambiamenti climatici. È attesa anche la Legge sugli oceani, che definirà una governance comune per la tutela e l’uso sostenibile delle risorse marine.
L’Ue, inoltre, rafforzerà la protezione delle istituzioni democratiche contro disinformazione ed estremismo, con un’attenzione particolare alla tutela dei giovani e dei minori sui social media. Verranno aggiornate le strategie per la parità di genere e i diritti delle persone con disabilità, consolidando l’“Unione dell’uguaglianza”.
La dimensione esterna del programma conferma, infine, l’impegno dell’Unione nel sostenere Ucraina e Moldova nei loro percorsi europei. Sarà presentata una strategia per il Medio Oriente, mentre gli aiuti umanitari saranno riformati per rispondere in modo più rapido alle crisi. Inoltre, il Patto per il Mediterraneo sarà attuato per promuovere stabilità e cooperazione nella regione.
Finanziamento e visione a lungo termine
Per sostenere queste politiche, la Commissione propone un Quadro finanziario pluriennale (QFP) da quasi 2.000 miliardi di euro, che servirà a finanziare le nuove priorità industriali, sociali e di difesa. Von der Leyen ha invitato Parlamento e Consiglio a raggiungere rapidamente un accordo su questo piano, essenziale per “dare concretezza alle ambizioni europee”.
Il Programma di lavoro 2026 segna una tappa fondamentale per la costruzione di un’Europa più autonoma, innovativa e solidale. In un contesto globale segnato da tensioni geopolitiche, transizione verde e rivoluzione digitale, il documento rappresenta una roadmap per il futuro dell’Unione, con l’obiettivo di rendere l’Europa non solo più competitiva, ma anche più vicina ai suoi cittadini.