Passo in avanti per la protezione dei minori nel digitale
Oggi la Commissione Europea ha compiuto un importante passo avanti nella tutela dei minori online, presentando un prototipo di applicazione per la verifica dell’età.
Lo strumento si inserisce nel quadro della Legge sui Servizi Digitali (DSA), contribuendo a garantire che bambini e adolescenti possano accedere al mondo digitale in modo sicuro, creativo e formativo, senza essere esposti a rischi inaccettabili come contenuti dannosi o contatti indesiderati.
“Garantire la sicurezza dei nostri bambini e giovani online è di fondamentale importanza per questa Commissione. Le linee guida sulla protezione dei minori per le piattaforme online, combinate con il nuovo modello di verifica dell’età, rappresentano un enorme passo avanti in questo senso. Le piattaforme non hanno scuse per continuare le pratiche che mettono a rischio i bambini”, ha spiegato in una nota Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia.
“Il digitale è una parte importante della società odierna e i bambini hanno il diritto di conoscere, imparare e partecipare al mondo online, rimanendo al sicuro. La legge sui servizi digitali dell’Unione europe impone alle piattaforme di garantire un elevato livello di privacy e sicurezza per i minori.
Queste nuove linee guida spiegano chiaramente come i servizi dovrebbero essere progettati per rafforzare la sicurezza e la privacy dei minori online e per prevenire problemi come il cyberbullismo, i contenuti dannosi, gli algoritmi che creano dipendenza e i contatti indesiderati da parte di estranei”, ha spiegato Virkkunen in un post social.
L’obiettivo, ha precisato la Vicepresidente è “creare un ambiente digitale sicuro ed equo per tutti, in particolare per i bambini. Garantire che i minori possano continuare a godere dei loro diritti alla libertà di espressione e di informazione online, in linea con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione e la strategia ‘Internet migliore per i bambini’“.
I Paesi coinvolti nel test. Italia in prima fila
Il prototipo sarà inizialmente testato da cinque Stati membri che collaboreranno con la Commissione per perfezionare la soluzione tecnica:
Danimarca, Grecia, Spagna, Francia e Italia.
Questi Paesi pilota lavoreranno alla personalizzazione e all’integrazione della tecnologia, con la possibilità di sviluppare applicazioni nazionali o adottare direttamente il prototipo europeo come app autonoma.
“I bambini meritano un’infanzia digitale sicura. Questa è una delle principali priorità per me durante la Presidenza danese. Senza un’adeguata verifica dell’età, non riusciamo a proteggere i bambini online. Le linee guida lanciate oggi in combinazione con l’app di verifica dell’età sono entrambe pietre miliari molto importanti. Desidero ringraziare la Commissione per aver preso sul serio la protezione dei minori e non vedo l’ora di accelerare lo slancio politico su questa importante agenda. Esaminerò immediatamente la portata nazionale della fissazione di un’età minima per l’accesso ai social media. Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere i minori online“, ha sottolineato il ministro danese per il Digitale, Caroline Stage Olsen.
Come funziona la nuova app di verifica dell’età
L’app è progettata per essere facile da usare, privacy-first, senza tracciare o registrare i contenuti consultati, compatibile con i futuri portafogli europei di identità digitale (eID), previsti entro il 2026
Il sistema permetterà agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni per accedere a contenuti per adulti, senza rivelare la propria identità completa o età esatta. Nessun soggetto terzo potrà risalire a quali contenuti siano stati visualizzati da uno specifico utente.
Perché è importante questa soluzione?
La verifica dell’età è un tassello fondamentale nella strategia europea per un internet migliore per i ragazzi, già sostenuta da strumenti normativi come la Direttiva sui Servizi di Media Audiovisivi e dalla futura Legge sull’equità digitale.
Con questa iniziativa, la Commissione Europea affronta rischi specifici legati ai minori, come:
- Progettazione coinvolgente e pratiche manipolative (es. notifiche, lettura confermata nei messaggi)
- Cyberbullismo (funzionalità per bloccare utenti, prevenzione della condivisione di contenuti intimi)
- Contenuti dannosi e raccomandazioni inappropriate
- Contatti da parte di estranei
Le linee guida raccomandano che tutte le piattaforme impieghino sistemi di verifica dell’età robusti, accurati e non discriminatori, specialmente in presenza di rischi elevati per la sicurezza dei minori.
Verso un ambiente digitale più sicuro?
Questo prototipo rappresenta una svolta concreta per armonizzare le tutele a livello europeo, bilanciando sicurezza e diritti dei minori. Il progetto, avviato all’inizio del 2025, si basa su ampie consultazioni con stakeholder, esperti e giovani, culminate nei workshop del 2024 e 2025.
La strada è tracciata: l’Europa punta a diventare leader nella protezione dei minori online, combinando innovazione tecnologica, rispetto della privacy e responsabilità delle piattaforme digitali.