robot

Ucraina, il robot Spot della Boston Dynamics sarà utilizzato per rimuovere le mine

di |

Secondo quanto riporta il magazine Usa Foreign Policy, la HALO Trust utilizzerà Spot, il cane robot della Boston Dynamics, per rimuovere ordigni esplosivi.

L’esercito statunitense metterà a disposizione uno dei suoi due cani robot per aiutare la ong americana HALO Trust a sminare le aree in Ucraina precedentemente occupate dalle forze russe vicino alla capitale Kiev.

Secondo quanto riporta il magazine Usa Foreign Policy, la HALO Trust utilizzerà Spot, il cane robot della Boston Dynamics in grado di rimuovere ordigni esplosivi.

Spot è stato testato con successo l’anno scorso e verrà impiegato in Ucraina anche per neutralizzare le cosiddette ‘bombette’ – o sotto-munizioni – delle bombe a grappolo usate dai russi nel Paese.
In particolare, il quadrupede meccanico avrà un braccio robotico al posto della testa, con cui potrà trascinare le munizioni inesplose in fosse contenenti altre munizioni, che verranno fatte esplodere in sicurezza.

Il robot Spot in Italia

In Italia Spot è stato utilizzato per ispezionare luoghi, anche di piccole dimensioni, in tutta sicurezza, acquisendo e registrando dati utili allo studio e alla progettazione di interventi all’interno del sito archeologico di Pompei.

L’obiettivo dell’utilizzo di soluzioni tecnologiche innovative è proprio quello di migliorare il monitoraggio dell’esistente e la conoscenza dello stato di avanzamento dei lavori delle aree oggetto di recupero o restauro e dunque gestire la sicurezza del sito, oltre che dei lavoratori.

Il robot, inserito nel progetto Smart@POMPEI, finalizzato a una gestione intelligente, sostenibile e inclusiva del Parco, attraverso una soluzione tecnologica integrata che fa di Pompei uno Smart Archaeological Park, è stato equipaggiato in due modalità rispettivamente con Leica BLKARC e con il sensore Spot CAM+. Queste piattaforme intelligenti per l’analisi dei dati, come quella realizzata da Sprint Reply, sono la necessaria base per rendere i dati, acquisiti durante le ispezioni dei robot, fruibili e utili per le applicazioni del Parco Archeologico di Pompei.