la sentenza

UberPop, tutto da rifare. Confermato lo stop in Italia

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Respinta oggi la richiesta di Uber per la continuazione dell'app UberPop. Per Benedetta Arese Lucini, General Manager di Uber Italia: 'Tocca alla politica portare l'Italia verso l'innovazione'

Se ieri c’era stato uno spiraglio per Uber e l’auspicato sblocco dell’app UberPop, oggi arriva il ‘niet’ della presidente della sezione specializzata in materia d’impresa del tribunale civile di Milano Marina Tavassi, al reclamo, formulato ieri dalla multinazionale statunitense e appoggiata anche da Altroconsumo, per la continuazione dell’app UberPop.

Il blocco in Italia di UberPop resta quindi confermato per domani e il servizio, che consente di prenotare via smartphone un servizio di trasporto pubblico non di linea a prezzi vantaggiosi, senza i vincoli che valgono per la categoria dei taxi e degli Ncc, dovrà essere bloccato a partire da domani.

Pronta la replica di  Benedetta Arese Lucini, General Manager di Uber Italia che commenta: “Siamo dispiaciuti per la decisione del giudice di non permettere che UberPOP continui a operare tra oggi e il 2 luglio, quando ci sarà la prossima udienza. Ovviamente la rispetteremo, ma continueremo a batterci legalmente affinché le persone possano continuare ad avere un’alternativa affidabile sicura ed economica per spostarsi in tante città. E perché non venga negata a migliaia di driver una risorsa economica. Moltissimi nelle ultime settimane ci hanno sostenuto, cittadini, opinion leader, associazioni di consumatori. E’ la dimostrazione che il nostro servizio è amato, proprio perché utile e decisivo per la mobilità cittadina. E anche l’Autorità dei Trasporti ha chiarito ancora una volta la necessità di una nuova regolazione per servizi innovativi come il nostro. Ora tocca alla politica portare l’Italia verso l’innovazione, prendendo le decisioni necessarie per permettere la mobilità del futuro”.

Vincono-momentaneamente- le organizzazioni sindacali e di categoria, locali e nazionali, di tassisti e radio taxi che aveva presentato il ricorso contro Uber per “concorrenza sleale” e “violazione della disciplina amministrativa che regola il settore taxi e il trasporto pubblico non di linea” poi convalidato dal giudice Claudio Marangoni il 26 maggio scorso.

Quindi, per ora è chiaro è che il servizio di UberPop si dovrà fermare l’11 giugno. Le altre app ‘Uber black’ e ‘Uber delivery’ continueranno ad operare senza alcun tipo di interruzione su tutto il territorio nazionale. C’è da dire poi che la decisione presa dal Tribunale di Milano il 26 maggio nei confronti di UberPop  è soltanto il primo atto della battaglia legale e non è una sentenza definitiva. Per il momento fino al 2 luglio- giorno dell’udienza- UberPop non potrà essere utilizzato in territorio Italiano.