Curiosità

Tutte le banche vogliono investire nella blockchain

a cura di Edoardo Fusco Femiano, Market Analyst di eToro |

Mercati digitali, fintech, criptovalute e tecnologie nelle ultime 24 ore.

I mercati finanziari quando hanno fame si comportano come un neonato: piangono e gridano, e se scoprono che così ottengono qualcosa, gridano ancora di più.

Così assistiamo un inizio di settimana in salita per gli indici azionari globali, nell’attesa della riunione di domani sera della Fed, chiamata a confermare, ulteriormente e con maggiori dettagli, la propria intenzione di arrestare i rialzi dei tassi. Il gioco può continuare ancora ma è opinione (direi, consapevolezza) di molti che non lo sarà ancora per lungo.

Forbes riferisce che IBM ha creato una rete di pagamenti globali in tempo reale per supportare le transazioni in divisa in oltre 50 paesi utilizzando stablecoins. Il servizio, IBM Blockchain World Wire, mira a ottimizzare e accelerare i cambi valuta, i pagamenti e i trasferimenti tra Paesi. La tecnologia utilizzerà il protocollo Stellar. IBM era dietro la tecnologia che supporta JPM Coin, la cryptovaluta di JP Morgan Chase.

Bloomberg riferisce che il vice presidente della blockchain di IBM sta discutendo con due importanti banche sullo sviluppo di propri stablecoin in seguito al lancio di JPM Coin. “E’ una nuova opportunità di guadagno per le banche”, ha detto. “Le banche stanno ora iniziando ad accorgersene”

Nikkei Asian Review riferisce che il Giappone sta rafforzando la normativa sulle criptovalute. Le nuove norme mirano a limitare la leva finanziaria nel trading di cryptos da due a quattro volte il depositi iniziali. I nuovi limiti sono in linea con gli standard sono simili a quelli nel commercio di valute fiat. Le nuove regole esigeranno che i trader di criptovalute siano monitorati al pari come avviene per i trader di strumenti finanziari.

Vi ricordate il NYT e la sua offerta di lavoro nel settore blockchain? Ne arriva un’altra a distanza di pochi giorni molto curiosa perchè pubblicata dal gigante VISA, il cui CEO Alfred F. Kelly Jr. è stato in precedenza un po ‘sprezzante sulle criptovalute, dicendo: “Noi di Visa non elaboreremo transazioni basate su criptovaluta. Elaboreremo solo transazioni basate sulla valuta fiat“. E invece sembra che la proverbiale spocchia di VISA questa volta non sia riuscita ad arginare lo tsunami blockchain. Incollo l’offerta di lavoro in originale: “Are you passionate about the intersection of payments and cryptocurrency? Are you deeply familiar with permissionless blockchain technology and have a close network of experts in the fast moving cryptocurrency and fintech ecosystem? Are you excited about the challenge of developing new products for Visa to deliver value to fintechs looking to support cryptocurrencies?