Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale Ue, partito il progetto ‘Storm’

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L’iniziativa, coordinata da Engineering, vede tra gli altri la collaborazione di Mibact, Ministero dell’Interno, Università della Tuscia e Resiltech. A livello internazionale coinvolti altri due ministeri: il Ministero della Cultura greco e la Direzione Generale dei Beni Culturali del Governo portoghese

Partito “Storm” (Safeguarding Cultural Heritage through Technical and Organisational Resources Management), il progetto internazionale, coordinato da Engineering, che si colloca in un ambito di ricerca multidisciplinare volto alla protezione del patrimonio culturale europeo.

Storm” (storm-project.eu) mira alla realizzazione di soluzioni innovative per identificare e gestire minacce e vulnerabilità derivanti da eventi meteorologici estremi e rischi associati alle condizioni climatiche o ai disastri naturali, offrendo, per ciascuna criticità emersa, strategie, metodologie, tecnologie e strumenti efficaci di adattamento e di mitigazione.

In questo scenario, il supporto delle nuove tecnologie giocherà un ruolo determinante per l’acquisizione e l’analisi di dati e di informazioni rilevanti: verrà sperimentato l’utilizzo integrato di sensori di fluorescenza e acustici, di soluzioni LiDAR e UAV e di tecniche di crowd-sensing (le persone come sensori); il tutto verrà integrato da un insieme di applicazioni e di servizi ad alto valore aggiunto.

Storm sarà per noi una sfida continua ed emozionante, soprattutto per l’importanza che il patrimonio culturale riveste per l’Italia” – ha dichiarato Vito Morreale, Head of the Lab Intelligent Systems and Social Software for Security, Enterprise, Transport, Infrastructure di Engineering – “Riuscire a integrare i risultati della nostra ricerca scientifica in nuovi servizi ICT che aiuteranno a preservare e proteggere i monumenti italiani ed europei da minacce inevitabili, come quelle naturali, sarà per noi il miglior modo di valorizzare le nostre competenze e le nostre potenzialità di innovazione”.

Engineering realizzerà inoltre una piattaforma collaborativa di knowledge-sharing per abilitare la fase di valutazione del rischio derivante da eventi naturali e di supporto alle decisioni. La piattaforma inoltre garantirà pieno sostegno agli operatori coinvolti sia nelle attività gestionali e organizzative di prevenzione e di intervento, sia nella fase di condivisione e creazione di nuova conoscenza, a livello europeo, sulle tematiche di protezione del patrimonio culturale.

Oltre a Engineering, il partenariato vanta soggetti di eccellenza, quali il Mibact (con la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma), il Ministero dell’Interno (con il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco), l’Università della Tuscia e Resiltech. A livello internazionale coinvolti altri due ministeri: il Ministero della Cultura greco e la Direzione Generale dei Beni Culturali del Governo portoghese e altri enti pubblici di istruzione e ricerca quali il TEIP (Technological Educational Institute of Piraeus) per la Grecia, l’Università di Bogazici per la Turchia, l’Università di Stoccarda per la Germania, INOV – Istituto per le nuove tecnologie del Portogallo, l’Università di Salford per il Regno Unito e l’Istituto Centrale di Meteorologia e Geodinamica (ZAMG) per l’Austria.

I risultati dell’attività di ricerca saranno infine testati e validati nell’ambito di cinque differenti paesi, in cui saranno realizzate altrettante soluzioni pilota: Terme di Diocleziano (Italia), Mellor (UK), Troia (Portogallo), Rethymno (Grecia), Ephesus (Turchia).