Il mercato

Turismo spaziale, mercato da 2 miliardi di dollari entro il 2026. A luglio la prima gita per sei passeggeri

di |

Andare a fare un giro nello spazio e fare qualche foto del nostro pianeta, oppure della Luna, non sarà più una fantasia di romanzieri e registi cinematografici, perché almeno tre società (SpaceX, BlueOrigin e Virgin Galactic) hanno assicurato i primi viaggi turistici nello spazio già da quest’anno.

Il ritorno sulla Luna

Il test di SpaceX partito dalla base di Boca Chica in Texas è andato abbastanza bene, al suo quinto tentativo il prototipo di razzo Starship sembra esser riuscito ad atterrare senza grandi problemi. Si tratta di una delle missioni progettate dalla società di Elon Musk con l’obiettivo di ritornare sulla Luna il prima possibile.

Un obiettivo che al momento vale un contratto con la Nasa da quasi 3 miliardi di dollari. un contratto che la SpaceX di Musk ha soffiato alla concorrente BlueOrigin, fondata dall’altro grande imprenditore dell’high tech, fondatore di Amazon e ora interessato alla space economy, Jeff Bezos.

L’economia spaziale vale tanto, si stima un mercato da 600 miliardi di dollari entro il 2026, che potrebbe raggiungere facilmente i 1.000 miliardi di dollari di valore entro il 2040, secondo uno studio pubblicato da Morgan Stanley.

SpaceX, BlueOrigin e Virgin Galactic: nasce il turismo spaziale

C’è anche la voce “turismo spaziale”, cioè il segmento di mercato che riguarda le gite turistiche attorno alla Terra, verso la Luna e la stazione spaziale internazionale ISS, che da sola potrebbe valere più di 2,2 miliardi di dollari entro il 2026, secondo uno studio pubblicato da 360 Research Reports, oppure quasi 8 miliardi di dollari entro il 2030 secondo una valutazione NSR.

Per i primi voli turistici spaziali non ci sarà da attendere molto. Stando a quanto pubblicato oggi dal quotidiano The Guardian, entro luglio 2021, forse il giorno 20, la BlueOrgin dovrebbe lanciare il primo viaggio turistico suborbitale sulla navicella spaziale New Shepard.

Il progetto prevede un volo per sei passeggeri fino ad una distanza di 100 km dalla Terra, nello spazio suborbitale appunto. Abbastanza in alto da poter sperimentare l’assenza di gravità per alcuni minuti e vedere ad occhio vivo la curvatura del nostro pianeta, i suoi splendidi colori e il contrato con il buio astrale più profondo dello spazio cosmico, attraverso sei grandi finestroni da cui effettuare meravigliose fotografie ricordo.

Un annuncio che brucia sul tempo il concorrente SpaceX, che aveva a sua volta annunciato il primo viaggio turistico spaziale entro la fine del 2021 con il razzo Falcon 9. Una missione turistica che dovrebbe chiamarsi “Insipiration 4” e che sarà guidata da Jared Isaacman, un miliardario esperto di volo che finanzierà il volo.

Altro concorrente in ascesa in questo mercato è la Virgin Galactic, fondata dal miliardario Richard Branson, fondatore del Gruppo Virgin, che punta anche a pilotare clienti privati ​​nei primi mesi del 2022, dopo un primo volo con a bordo lo stesso Branson entro la fine di quest’anno.

Prezzo del biglietto

Chi potrà permettersi questo tipo di turismo e di gite “fuori porta terrestre”? Al momento solo persone facoltose. Secondo Reuters, infatti, su stime del 2018, i passeggeri dovrebbero essere pronti a sborsare almeno 200.000 dollari per una gita del genere.