Trump torna a minacciare l’Ue
“Our discussions with them are going nowhere!”. Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, torna pesantemente sul tema dei dazi da imporre sui prodotti europei, scrivendo sul suo social di proprietà che il confronto sulle politiche commerciali con l’UE “non sta andando da nessuna parte“, raccomandando “un dazio diretto del 50% sull’Unione Europea, a partire dal 1° giugno 2025″.
Una dichiarazione forte, che più che imporre un’accelerazione ai negoziati potrebbe al contrario determinare una frenata degli stessi.
Secondo Trump, l’Europa sta continuando a danneggiare l’economia statunitense e stanno generando un deficit commerciale da oltre 250 milioni di dollari all’anno, “una cifra inaccettabile”.
Una politica quella europea, secondo il Presidente americano, caratterizzata da barriere commerciali esagerate, elevate imposte sull’IVA, manipolazioni monetarie e cause legali ingiuste e ingiustificate tese a colpire esclusivamente le aziende americane.
Nel mirino di Washington anche Apple
Un messaggio arrivato nemmeno mezz’ora dopo un primo post che invece riguardava l’americanissima Apple, accusata in questo caso di immettere sul mercato nazionale prodotti tecnologici, come gli iPhone, fabbricati principalmente in altre parti del mondo.
“Ho informato già da tempo Tim Cook di Apple che mi aspetto che i loro iPhone venduti negli Stati Uniti d’America dovranno essere fabbricati e costruiti negli Stati Uniti, non in India o in qualsiasi altro posto. In caso contrario, Apple dovrà pagare una tariffa pari ad almeno il 25%”, si legge sempre su Truth Social.
Il problema è che Apple produce la maggior parte dei suoi iPhone e altri device tra Cina e India. Appare inverosimile che il gigante di Cupertino possa riportare in breve tempo la sua produzione negli Stati Uniti, soprattutto in un momento in cui Apple è in fase di espansione in India.
L’anno scorso, l’azienda ha assemblato iPhone per un valore di 22 miliardi di dollari in India e ne ha esportati 17,5 miliardi. Importanti fornitori come Foxconn e Tata stanno inoltre investendo massicciamente nel Paese.
Contraccolpi sui mercati
Messaggi che come anticipato non faranno altro che rendere ancora più teso il confronto istituzionale tra Washington e Bruxelles, che vedranno impegnati il rappresentante commerciale statunitense, Jamieson Greer, e il Commissario europeo per il Commercio, Maros Sefcovic, in un incontro che stando quanto riportato dalla Cnbc dovrebbe tenersi già questa sera.
Subito dopo l’annuncio, è arrivato il contraccolpo sui futures, con il Dow Jones che è sceso di 538 punti, ovvero dell′1,3%, mentre il Nasdaq 100 ha perso l′1,8% e lo S&P 500 è sceso dell′1,4%.
In negativo le borse europee: a Francoforte il Dax segna un calo del 2,53%, a Parigi il Cac-40 perde il 2,78%. Cali anche a Londra (-1,3%), Amsterdam (-1,8%) e Madrid (-2,4%), con Milano che cede oltre il 2%.
Le azioni Apple hanno perso il 3% nelle contrattazioni pre-mercato.