Finestra sul mondo

Trump annuncia il ritiro della candidatura di Marino, Crisi Catalana, Riforma della sicurezza in Francia, Hollande attacca Macron

di Agenzia Nova |

Poteri, economia, finanza e geopolitica nelle ultime 24 ore

Finestra sul mondo è una rubrica quotidiana con le notizie internazionali di Agenzia Nova pubblicate in collaborazione con Key4biz. Poteri, economia, finanza, lette in chiave di interdipendenza con un occhio alla geopolitica. Per consultare i numeri precedenti, clicca qui.

Usa, Trump annuncia il ritiro di Marino alla guida dell’Ufficio per le politiche di controllo delle droghe

18 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – Il presidente statunitense Donald Trump ha oggi annunciato che Tom Marino, membro repubblicano della Camera dei rappresentanti, ha ritirato la propria candidatura alla guida all’Ufficio nazionale per le politiche di controllo delle droghe della Casa Bianca, un incarico conosciuto anche come “Zar della droga”. Lo comunica il quotidiano Usa “Washington Post”. Marino, al centro di una recente inchiesta congiunta del “Washington Post” e della trasmissione “60 Minutes” dell’emittente “Cbs News” (Columbia Broadcasting System), avrebbe attivamente favorito, in collaborazione con le lobby farmaceutiche, la legge del 2016 che da una parte “depotenzia” i poteri del Ente federale antidroga (Dea) nel contrasto all’arbitraria distribuzione in particolare degli oppiacei e, dall’altra, facilita le industrie farmaceutiche.

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Crisi catalana, l’arresto dei leader Sanchez e Cuixart dona nuovo ossigeno al movimento indipendentista

18 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – Il comune di Barcellona ha sospeso le proprie attivita’ per due giorni e migliaia di cittadini catalani si sono riuniti ieri sera a Barcellona e in altre citta’ della Catalogna per manifestare il proprio dissenso contro le azioni del governo spagnolo e per chiedere il rilascio di Jordi Sanchez e Jordi Cuixart. La decisione del governo centrale di procedere con l’arresto dei due leader delle manifestazioni indipendentiste catalane e’ stata accolta dalle autorita’ della regione come l’attraversamento di una linea rossa da parte di Madrid. Lo ha riferito ieri il quotidiano spagnolo “El Pais” che riporta le reazioni dei politici catalani cosi’ come quelle dei cittadini. Intanto e’ in preparazione per domani un Consiglio dei ministri per adottare probabilmente il tanto minacciato articolo 155 della Costituzione spagnola che dovra’ successivamente essere approvato dal Senato. Il premier spagnolo Mariano Rajoy si rechera’ nel pomeriggio di domani a Bruxelles per chiedere anche il sostegno dei partner europei. Secondo le fonti parlamentari, riportate dal quotidiano spagnolo edito a Barcellona “La Vanguardia”, potrebbero occorrere fino a otto o nove giorni per l’applicazione dell’articolo 155. La misura principale potrebbe essere la sospensione dell’autonomia con un passaggio provvisorio dei poteri della Catalogna nelle mani di Madrid.

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Usa, Soros trasferisce 18 miliardi di dollari alla sua fondazione che diventa un gigante della beneficenza

18 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – George Soros, l’investitore multimiliardario, ha trasferito oggi circa 18 miliardi di dollari (oltre 15 miliardi di euro) alla sua Open Society Foundations, facendone cosi’ l’organizzazione filantropica piu’ grande al mondo. Lo riferisce il quotidiano statunitense “Wall Street Journal”. Soros che ha 87 anni, e’ tra i maggiori finanziatori mondiali dell’attivismo civile e del progressismo globalista; la Open Society Foundations, fondata nel 1993, ha sede a New York. Si tratta della seconda organizzazione privata di beneficenza piu’ grande al mondo, dopo la Bill & Melinda Gates Foundation, di Bill Gates, che vanta un patrimonio di 40,3 miliardi di dollari (circa 34 miliardi di euro). Soros ha finanziato l’organizzazione con suoi fondi personali e, secondo la rivista Forbes, il patrimonio dell’imprenditore ammonta a 23 miliardi di dollari (oltre 19 miliardi di euro). Di origini ungheresi, Soros ha vissuto nel suo paese durante l’occupazione nazista e ha donato 14 miliardi a partire dal 1979. Il bilancio 2017 della sua fondazione e’ pari a 941 milioni di dollari che finanziano programmi di istruzione, per i diritti umani e per la riforma della giustizia.

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Regno Unito, il capo dell’MI5 avverte che la minaccia del terrorismo islamico non e’ mai stata cosi’ grave

18 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – La minaccia per la Gran Bretagna rappresentata dal terrorismo islamico non e’ mai stata cosi’ grande e nuovi attentati nel paese sono inevitabili: l’agghiacciante avvertimento e’ stato fatto da Andrew Parker, il direttore dell’MI5 (il servizio segreto interno britannico), nel corso di un suo raro intervento pubblico. Parlando ad un gruppo di giosnalisti specializzati, Parker ha detto che la minaccia rappresentata dal terrorismo islamico, e che quest’anno ha gia’ colpito a Manchester ed a Londra nellle zone di Westminster e di London Bridge, e’ “multi-dimensionale, evolve rapidamente e sta aumentando ad un ritmo ed a livelli mai visti prima; e’ il peggior momento che io abbia visto in 34 anni di carriera”, ha affermato il direttore dell’MI5: “I terroristi stanno moltiplicando i loro tentativi ed e’ sempre piu’ difficile prevenire gli attentati”, ha ammesso Parker. Le dichiarazioni pubbliche di Parker, scrive il quotdiano “The Guardian”, sono un chiaro tentativo di inquadrare il dibattito in corso nel Regno Unito sulla effettiva capacita’ dell’MI5 di contrastare il terrorismo islamico, in un momento in cui diverse voci nel governo si sono levate per chiedere un controllo indipendente sull’operato dei servizi segreti britannici.

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Messico, inchiesta sicurezza, vivere in citta’ pericoloso per il 76 per cento degli intervistati

18 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – Il 76 per cento dei messicani maggiorenni considera pericoloso vivere nella sua citta’. Lo dice l’ultima inchiesta sulla sicurezza pubblica realizzata in Messico dall’Istituto nazionale di statistica e geografia (Inegi) nella prima meta’ di settembre. Secondo le cifre riportate nello studio, la percentuale rappresenta un incremento dell’1,1 per cento rispetto al mese di giugno di quest’anno, e del 4,1 per cento rispetto a settembre 2016. Si tratta del livello piu’ alto registrato da settembre 2013. Nello studio la percezione di insicurezza si e’ rivelata maggiore nel caso delle donne intervistate (80,3 per cento) rispetto agli uomini(71,1 per cento). Su queste basi fra le citta’ che sono percepite come piu’ pericolose rientrano Villahermosa, Coatzacoalcos, la regione di Citta’ del Messico, Reynosa, Ecatepec de Morelos. Fra quelle percepite come meno pericolose Merida, Puerto Vallarta, PIedras Negras, Saltillo, Durango, San Francisco de Campeche. L’81,8 per cento degli intervistati ha poi dichiarato di sentirsi insicuro prevalentemente ai bancomat situati sulla strada pubblica, il 74,6 per cento nei trasporti pubblici, il 68,1 per cento per le strade abitualmente frequentate e il 67,7 per cento al lavoro.

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Regno Unito, governo diviso anche sulla promessa di congelare le rette universitarie

18 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – Si profila una dura battaglia nel governo britannico sulle rette universitarie: secondo quanto scrive oggi il quotidiano “The Times”, diversi ministri si oppongono sempre piu’ apertamente alla promessa di congelarle fatta dalla premier Theresa May nel corso dell’ultima conferenza del Partito conservatore nel tentativo di contrastare la crescente popolarita’ tra i giovani elettori del leader del Partito laborista, Jeremy Corbyn. La promessa della May, sostiene il “Times”, ha fatto infuriare la ministra dell’Educazione, Justine Greening, ed il sottosegretario all’Universita’, Jo Johnson: non solo perche’ il congelamento delle rette all’attuale livello massimo di 9.250 sterline annue potrebbe arrivare a costare fino a 2,3 miliardi di sterline all’anno alle casse dello Stato; ma anche perche’ la promessa di congelameno in qualche modo sconfessa l’attuale sistema basato sui prestiti studenteschi che i Conservatori hanno fortemente voluto come un modo per responsabilizzare i giovani. Quel che e’ peggio, sostiene il “Times”, e’ che la promessa della May ha scatenato nel governo una cacofonia di proposte alternative da parte di diversi altri ministri, che vanno da un aumento delle borse di studio fino all’introduzione di una “tassa sulla laurea”: il caos e’ tale che i ministri sono persino in disaccordo sul fatto se sia auspicabile un incremento del numero dei laureati o se invece andrebbero favoriti percorsi educativi che conducano i giovani verso professioni e mestieri meno “alti”.

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Francia, Macron prepara la riforma della sicurezza

18 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – “Les Echos” apre con la nuova politica sulla sicurezza del presidente Emmanuel Macron, che oggi presentera’ all’Eliseo il progetto di riforma preparato con il ministro dell’Interno, Ge’rard Collomb. Tra i punti in programma anche quello riguardante la creazione della “polizia del quotidiano”, un dispositivo che secondo molti osservatori ricorda la “polizia di prossimita’” messa in atto nel 2002 e nel 2007. I primi effettivi verranno impiegati all’inizio del prossimo anno in una ventina di citta’ per una prima fase di sperimentazione. Secondo il quotidiano economico, “il metodo scelto da’ l’impressione che l’esecutivo esiti e fatichi nel passare all’azione”, anche se “rompe con il sistema di decisioni molto verticale e gerarchizzato che caratterizza il mondo della sicurezza francese”. La riforma della procedura pena, che sara’ presentata in Parlamento dal ministro della Giustizia, Nicole Belloubet nel primo semestre del 2018, potrebbe snellire alcune pratiche procedurali tra polizia e giustizia, rendendo piu’ efficace il sistema. La nuova riforma cerchera’ anche di rispondere ai reati minori con la forfettizzazione delle pene.

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Francia, Hollande attacca il presidente Macron

18 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – “Le Figaro” parla dei dissapori crescenti tra il presidente francese Emmanuel Macron e il suo predecessore François Hollande. Dopo le frecciatine inviate dal capo dell’Eliseo durante la sua intervista televisiva di domenica, Hollande ha replicato dal palco del World Knowledge Forum di Seoul, in Corea del Sud, criticando duramente la scelta annunciata dal governo di sopprimere l’Imposta sulla fortuna (Isf). L’ex presidente ha poi definito “brutale” la politica del suo successore. Il quotidiano cita molti fedeli di Hollande, irritati dall’atteggiamento di Macron, qualificato come “irrispettoso” e cinico. “Le Figaro” afferma che Hollande da’ voce a una larga fetta dell’opposizione, quella composta dai social-democratici, fino ad oggi “schiacciati” dalla contestazione di Jean-Luc Me’lenchon, leader della France Insoumise. Secondo alcune fonti citate dal quotidiano, nel privato l’ex capo dell’Eliseo avrebbe criticato piu’ volte la linea “troppo liberale” dell’esecutivo in carica, che “non va nella giusta direzione”. La risposta dei macroniani non si e’ fatta attendere, con diversi deputati che hanno risposto agli attacchi rilasciando dichiarazioni contro Hollande.

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Germania, dall’Ufficio per la protezione della Costituzione nuovo allarme sulle infiltrazioni terroristiche i rifugiati

18 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – L’Ufficio per la protezione della Costituzione, stando alle parole del suo presidente Hans-Georg Maassen , ha ricevuto “molte centinaia di segnalazioni” da parte di richiedenti asilo in merito alla presenza di sostenitori dello Stato islamico (Isis) tra i rifugiati giunti nel paese. “Ben oltre l’80 per cento delle segnalazioni vanno tenute in considerazione”, ha detto Maassen alla “Deutsche Welle” a Bonn, avvertendo che alcuni terroristi si sono mischiati ai rifugiati proprio per giungere in Germania e nel resto d’Europa con l’intenzione di commettere attentati. Finora, i Servizi segreti hanno identificato almeno 20 persone, molte delle quali si spacciano per profughi. Gli investigatori lavorano assieme ai funzionari dell’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati. Entro il 2019, la Protezione della Costituzione vuole creare 250 nuove posizioni dedicate proprio alla vigilanza sulle potenziali minacce terroristiche.

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Unicredit, una questione di sensibilita’ verso il cliente

18 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – I tedeschi e gli italiani differiscono sotto molti punti di vista, ma i loro paesi hanno anche molto in comune. L’economia di entrambi e’ caratterizzata da un elevato numero di imprese di medie dimensioni a conduzione familiare. Molte iniziarono dopo la Seconda guerra mondiale, sono state costruite nel corso di due o tre generazioni e oggi si trovano ad affrontare il cambiamento generazionale successivo, spesso con il medesimo problema: la famiglia fondatrice ormai e’ fortemente cresciuta. Allo stesso tempo, l’interesse per molti dei loro membri e’ diminuito. E’ cio’ che sottolinea Olivier Khayat, francese 53 enne da un anno a capo della sezione d’investimento corporate di UniCredit. Per molti anni le banche hanno svolto un ruolo minore nel mercato azionario. Quelle grandi anglosassoni e in Germania, in particolare Deutsche Bank, hanno determinato il mercato. Questo pero’ e’ cambiato almeno da quest’anno, all’inizio di ottobre, quando Gima, produttore di macchine per il confezionamento del tabacco di proprieta’ della famiglia Vacchi, e’ stata quotata in Borsa a Milano. Le banche ora consigliano le famiglie industriali su come investire in Borsa. “Soprattutto nel mercato delle medie vediamo un grande potenziale per Unicredit”, ha detto Michael Diederich, il responsabile per gli investimenti in Germania. In primavera ha curato l’entrata nel mercato azionario della catena di ristoranti Vapiano e di quella di consegne a domicilio di cibo Hero.

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