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Le telco e la trasformazione digitale: 5 step per vincere la guerra

Negli ultimi 5 anni, il mercato delle telecomunicazioni ha imboccato un percorso di lento declino, con significative riduzioni nella crescita dei ricavi (dal 4,5% al 4%), dei margini Ebitda (dal 25% al 17%) e dei margini del cash-flow (dal 15,6% all’8%).

A pesare sul comparto, diversi fattori che hanno portato alla riduzione dei ricavi legati ai servizi tradizionali, ossia voce e messaggistica. Tra questi, la pressione regolamentare ma anche la concorrenza dei nuovi strumenti di comunicazione offerti gratuitamente dai cosiddetti OTT (pensiamo a Skype, Whatsapp o Facebook Messenger).

Secondo dati McKinsey, negli Usa i servizi voce da rete fissa e mobile rappresentano soltanto un terzo dei ricavi, dal 55% del 2010, mentre i ricavi dati sono passati dal 25% al 65%.

Ma la digitalizzazione, dicono gli analisti McKinsey Paul-Louis Caylar e Alexandre Menard, non è soltanto una minaccia, anzi, offre alle telco l’opportunità di ricostruire la loro posizione sul mercato, reinventare i sistemi di business e creare offerte innovative per i clienti.

“Calcoliamo – dicono gli analisti – che la digitalizzazione possa permettere alle telco di migliorare i loro profitti di ben il 35%, ma il miglioramento medio ottenuto al momento è solo del 9 per cento”.

Per chiudere questo gap, i due analisti hanno identificato 5 possibili step che le telco potrebbero seguire per usare in maniera smart le tecnologie digitali.

  1. Reinventare il core business.

La digitalizzazione tocca pressoché tutti gli aspetti del business di un operatore telefonico.

  1. Inseguire i mercati adiacenti

Alcune società di telecomunicazioni di alto livello hanno creato unità di business dedicate al digitale con finanziamenti per la R & S interna per creare nuovi servizi e muoversi nei cosiddetti business adiacenti, come i servizi finanziari, i servizi informatici e multimediali, alla ricerca di nuove opportunità e flussi di reddito. La maggior parte delle aziende sono tuttavia ancora nelle prime fasi di sviluppo di propri  servizi digitali, avendo finora preferito collaborare con terze parti che portano competenze specialistiche a bilanciamento delle forti relazioni con i clienti e dell’ ampia portata delle telco. Un esempio notevole è nel settore media, con le partnership con aziende come Netflix, Deezer, Spotify. Le telco non possono, ovviamente, improvvisarsi: devono creare offerte con un posizionamento chiaro, una proposta dal valore ben definito e identificare con attenzione il segmento clienti a cui rivolgersi. Occorre quindi sviluppare soluzioni in aree tecnologiche dirompenti vicine al core business ma in grado di contribuire alla crescita e considerare come generare valore e vantaggi competitivi dagli asset esistenti. Per minimizzare i costi di produzione e delivery le telco dovrebbero poi passare a processi automatizzati e ‘low-touch’ per velocizzare il lancio sul mercato di prodotti che non siano pienamente integrati nei sistemi esistenti e in grado di essere gestiti da un’infrastruttura separata.

Con l’aumento della domanda, le telco possono migliorare la loro capacità di risposta mediante l’attuazione di approcci snelli e l’accelerazione dei processi attraverso prevendite multiskill e supporto alle vendite.

  1. Costruire talenti e capacità

Alle telco, si consiglia di concentrarsi più sull’agilità e l’apprendimento che sulla previsione e la pianificazione, che diventano meno rilevanti e affidabili a fronte dei continui cambiamenti tecnologici. Le società tlc secondo gli analisti hanno anche bisogno di promuovere una mentalità orientata all’apprendimento, alla sperimentazione, e all’iterazione con il cliente.

Questo significa andare a raggiungere i clienti in una fase iniziale per testare il loro appetito e la sensibilità sul prezzo di sensibilità per poi offrire loro rapidamente  opzioni promettenti.

  1. Rinnovare l’IT

Per la maggior parte degli operatori, la razionalizzazione, la standardizzazione e l’automazione dell’infrastruttura  IT sarà una priorità. Applicazioni IT vecchie e complesse rappresentano uno dei principali ostacoli contro i rivali digitali. Una recente analisi comparativa McKinsey ha rilevato che i top performer si erano liberati delle piattaforme ridondanti, automatizzando i processi core e consolidando le capacità sovrapposte. Solo così si possono ridurre gli errori di servizio e risolvere in fretta i problemi dei clienti.

  1. Mettersi nei panni dei clienti

La maggior parte degli operatori pensa all’esperienza del cliente come a una serie di interazioni individuali tra il cliente e le diverse parti del business: servizio clienti, personale di vendita, marketing. Ma così facendo si perde la parte cruciale del quadro, ossia l’esperienza del cliente nella sua totalità. Solo mettendosi nei panni del cliente lungo tutto il percorso si può veramente capire come migliorare le prestazioni. L’obiettivo non è quello di digitalizzare più elementi, ma di offrire una customer experience superiore.

“Usare le tecnologie digitali in maniera intelligente è un imperativo per gli operatori che non solo vogliono combattere il calo della crescita, la contrazione dei margini e la concorrenza, ma che vogliono anche cogliere le opportunità che potrebbero renderli più forti e produttivi di prima. Farlo nel modo giusto comporterà una trasformazione digitale a livello wholesale che inizia con il pieno impegno e la forte leadership dall’alto”, concludono gli analisti.

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