Key4biz

Transizione green, Draghi: “Dobbiamo entrare nei segmenti innovativi, come le batterie”

L’intervento di Mario Draghi

Il contrasto ai cambiamenti climatici e l’impegno per una transizione ecologica piena, condivisa ed efficace, passano necessariamente per un percorso comune, perché comune è la sfida per tutte le parti della società.

Oggi il Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, ha partecipato all’evento di lancio del ManifestoLavoro ed energia per una transizione sostenibile, organizzato da Confindustria Energia, le Organizzazioni Sindacali (Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL e Flaei-Cisl), con il supporto del ministero della Transizione ecologica.

La transizione ecologica richiederà trasformazioni radicali – nelle tecnologie, nei processi produttivi, nelle abitudini di consumoha chiarito Draghi nel suo interventoe lo Stato avrà un ruolo centrale nella gestione di questi cambiamenti”.

Ad essa, ha sottolineato Draghi, “il nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, assegna quasi il 40% dei fondi per riforme e investimenti”.

Collaborazione e innovazione

C’è bisogno di cooperazione costante tra industria, istituzioni, sindacati. Questo confronto deve allargarsi al mondo della scuola, dell’università e della formazione – ha continuato il Premier – il Manifesto di oggi è un ottimo esempio di come gestire questa collaborazione”.

La transizione ecologica non presenta solo pericoli, ma anche opportunità, e l’Italia deve attrezzarsi per coglierle. Dobbiamo puntare a entrare nei segmenti più innovativi del mercato – come la produzione di batterie. Crearne di nuovi, in risposta ai bisogni che emergeranno da imprese e consumatori. Sviluppare e adottare tecnologie all’avanguardia, ancora non pienamente sfruttate”, ha precisato Draghi.

Energia, gli interventi

Il Presidente del Consiglio ha poi ricordato che il Governo farà di tutto per affrontare la crisi dei prezzi dell’energia, nello specifico del gas: “per limitare i rincari nel breve periodo e in particolare per aiutare le famiglie più vulnerabili, più povere, abbiamo stanziato 1,2 miliardi di euro a giugno e oltre 3 miliardi a settembre. Siamo pronti a intervenire di nuovo e di nuovo con particolare attenzione alle fasce più deboli”.

Il settore dell’energia anche è in piena transizione e molte delle tecnologie più promettenti hanno costi fissi elevati, e richiedono investimenti sostanziosi in ricerca e sviluppo o in infrastrutture.

L’elettrificazione è partita, spazio a breve potrebbe conquistare l’idrogeno, per la cui filiera sono stati stanziati 3,5 miliardi di euro nel PNRR, ha ricordato Draghi.

Exit mobile version