Il test

Torino pronta per la guida autonoma, manca la deroga del Ministero dei Trasporti

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Il sottosegretario Dell’Orco: “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è impegnato a studiare una norma che anche nel nostro Paese permetta l’uso di mezzi a guida autonoma”.

Presentato lunedì a margine del Forum Nazionale Innovazione il nuovo van a guida autonoma per la Città di Torino. Un piccolo mezzo di trasporto pubblico, di circa 15 posti persona, con motore elettrico e a guida autonoma, perfettamente in grado di muoversi per le vie del centro storico di una città come Torino.

Il minibus elettrico e a guida autonoma dal nome “Navya be fluid”, è stato presentato alla stampa dalla stessa sindaca di Torino, Chiara Appendino e dall’assessora all’Innovazione Paola Pisano, assieme ai rappresentati e i tecnici dell’azienda produttrice.

Siamo molto prossimi all’avvio della sperimentazione. Abbiamo chiesto la deroga per iniziare il testing all’interno della città. Noi pensiamo che sia solo portare un mezzo autonomo all’interno di una città che sarebbe già tanto, ma questo avvia nuovi servizi all’interno delle città e un miglioramento delle infrastrutture”, ha detto Paola Pisano, assessora all’Innovazione del Comune di Torino, secondo quanto riportato dal quotidiano Torino Today.

La batteria del mezzo ha un’autonomia di 13 ore e si interfaccia continuamente con 17 satelliti. Il suo sistema di sensori per la guida autonoma offre un elevato livello di sicurezza per gli altri mezzi in strada, per i pedoni e i ciclisti.

Il van è già usato nei centri storici, nelle stazioni, nei porti e aeroporti di Australia, Spagna e Francia.

Oltralpe ce ne sono 18 di modelli in circolazione, con ottimi risultati nei servizi di mobilità di prossimità, quindi centri storici antichi, zone ZTL e pedonali, aree di particolare interesse turistico, anche per il trasporto di disabili.

Il Problema, mancando ancora un vero e proprio regolamento dell’Unione europea per la guida autonoma in strada, è che tutti i Paesi che vogliono attivare queste linee di trasporto pubblico autonomo nei centri storici, come Francia e Spagna, devono ottenere delle deroghe dai rispettivi Ministeri dei trasporti.

Italia compresa.

Sul tema ha dato una prima risposta il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), Michele Dell’Orco, presente nel piazzale delle Ogr e anche lui passeggero nel giro di prova istituzionale: “ho potuto provare, insieme a Chiara Appendino e all’assessore Paola Pisano, un minibus completamente elettrico a guida autonoma, il Navya be fluid. Questo shuttle è già in uso in alcune città europee, mentre in Italia non è ancora omologato e dunque non può essere attualmente usato su strada. Insieme alla motorizzazione, quindi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è impegnato a studiare una norma che anche nel nostro Paese permetta l’uso di mezzi a guida autonoma come il Navya. Dopo il decreto su smart Road e quello su monopattini elettrici, segway e hoverboard, vogliamo avviare altre sperimentazioni innovative nel nostro Paese per fare dell’Italia, finalmente, una nazione al passo con i tempi”.