Cybersecurity

Tom Wheeler (ex presidente FCC) ‘Se il 5G è così importante perché non è sicuro?’

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Tom Wheeler, ex presidente della Federal Communication Commission con Obama, attacca Trump per la mancata attenzione al capitolo cybersecurity nella corsa globale al 5G con la Cina.

Allarme sicurezza per le reti 5G negli Usa. A lanciarlo Tom Wheeler, ex presidente della Federal Communication Commission (FCC) con Obama, che ricorda l’importanza di avere reti sicure per mantenere le promesse sui servizi innovativi attesi sul mercato.

In un intervento a sua firma sul New York Times, Tom Wheeler attacca frontalmente la corsa degli Usa con la Cina per il primato nel 5G, che renderà le nuove reti americane di quinta generazione “più vulnerabili ai cyberattacchi cinesi e di altri”. Fino ad ora, secondo Wheeler, l’amministrazione Trump si è concentrata soprattutto a bloccare la partecipazione delle aziende cinesi alla realizzazione delle reti 5G, ma questi sforzi sono insufficienti ad assicurare la sicurezza delle nuove reti.

Le nuove funzioni connesse al lancio del 5G apriranno ogni genere di nuovi servizi che, per contro, “attireranno le cyber intrusioni come fa il miele con gli orsi”, ammonisce l’ex presidente della Fcc. La vera rivoluzione del 5G sarà la possibilità da parte di computer di orchestrare una marea di informazioni che arrivano da una moltitudine di sensori per consentire decisioni in real time, come nel caso dell’auto senza conducente.

La produzione in un giorno solo di dati da parte di un’auto senza conducente, secondo stime, sarà pari all’attuale produzione di dati di 3mila persone. E’ per questo che secondo Wheeler la corsa con la Cina per il predominio sul 5G è “molto più complessa e pericolosa di quanto immagini l’amministrazione Trump”.

Vogliamo forse che le auto e i mezzi pesanti a guida autonoma, che saranno in circolazione con il 5G, comincino a scontrarsi fra di loro dopo un attacco di hacker russi? O che qualche cyberattacco nordcoreano metta a repentaglio un’operazione chirurgica a distanza?

Serve fiducia nella cybersecurity della rete da parte di tutti, utenti e investitori, perché il 5G non si riduce alla semplice realizzazione di una nuova rete. Wheeler contesta poi a Trump di aver abolito l’obbligo di porre standard precisi a difesa della cybersecurity delle nuove reti, volute in precedenza da Obama ma depennate dalla nuova Fcc di emanazione trumpiana.

Ma, aggiunge Tom Wheeler, le cyberminacce ai tempi del 4G erano tutt’altra questione rispetto a quelle attuali. Il Congresso dovrebbe usare il suo potere per capire perché l’amministrazione Trump “non è riuscita a proteggere il paese dai rischi, soprattutto quando si tratta delle reti di prossima generazione”.