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TLC via satellite, Urso (Comint): “Imprescindibile partnership con Starlink”. Scarica la Relazione

Urso propone all’Italia e all’Europa di scegliere Starlink, soprattutto per le telecomunicazioni satellitari, perché non esistono ad oggi valide alternative europee di satelliti a bassa e media orbita alla costellazione di SpaceX di proprietà di Musk

Stupisce quanto scritto dal ministro nella Relazione 2024 presentata alle Camere, in qualità di presidente del Comitato interministeriale per le politiche spaziali e aerospaziali (Comint), perché da maggio scorso Urso sembrava avesse bloccato il progetto Starlink per l’Italia, iniziando a definire una nuova Strategia dello Spazio dell’Italia incentrata “sull’autonomia europea”, di comune accordo con la Commissione UE.

Qual è la Strategia europea per l’accesso autonomo alla Spazio?

Evidentemente, la Strategia italiana ed europea guarda ai prossimi anni, dal 2030, quando dovrebbe prendere il via Iris2, la costellazione europea da 290 satelliti a bassa e media orbita (LEO/MEO) da 10,5 miliardi di euro di investimento con l’obiettivo di fornire connettività sicura su scala continentale.

Ora, invece, visti anche i rapporti non più freddi tra Trump e Musk, il ministro Urso, anche Autorità delegata alla Spazio, non può che fotografare al Parlamento la situazione attuale, scrivendo: “…Tuttavia il 2024 è anche l’anno in cui, mentre la UE lavora alla costellazione satellitare IRIS2, la società statunitense Space X offre all’Italia i servizi della propria costellazione Starlink; quest’ultima, già disponibile ed in continua evoluzione, è nettamente superiore a IRIS2, non ancora disponibile, di respiro meno ambizioso. Si pone la questione di una strategia europea per lo Spazio ben armonizzata con quella degli USA”.

Ridefinire la Strategia europea per lo Spazio in partnership con quella con gli USA

La seconda notizia che emerge dalla Relazione del Comint – Key4Biz la pubblica integralmente – è l’esigenza, indicata da Urso al Parlamento di definire una strategia europea per lo Spazio in sintonia, in linea, in partnership con quella degli Stati Uniti. Si allontana, allora, la Strategia per l’accesso autonomo europeo allo Spazio? 

Oppure, sono due Strategie che in questi prossimi anni dovranno camminare insieme fino a quando l’Ue non sarà completamente autonoma? Grazie alle performance e ai vantaggi dei suoi numerosi progetti in cantiere, alternativi – ad oggi sulla carta – a Starlink: dalla connettività sicura di Iris2 a GOVSATCOM e Secure Connectivity, per assicurare servizi TLC istituzionali resilienti.

Però, nella Relazione alle Camere il ministro non propone Starlink senza se e senza ma, infatti scrive “…in termini delle possibili partnership che possono essere instaurate con l’alleato USA, in esito ad un’attenta valutazione delle opzioni disponibili in termini di alleanze strategiche e nella prospettiva di preservare l’unità e l’efficacia dell’Occidente”. 

Quanto vale la Space Economy? Circa 600 miliardi

Un Occidente che dovrà fare la sua parte da protagonista in una Space Economy, che secondo il report di Novaspace, rappresenta un mercato globale da 596 miliardi di dollari, con una proiezione di crescita fino a 944 miliardi entro il 2033, “trainata soprattutto dalle telecomunicazioni e dalla navigazione satellitare”. Ma, si legge nella Relazione firmata da Urso “il sistema europeo ha faticato ad attrarre investimenti privati su scala significativa, soprattutto per le startup e le soluzioni commerciali scalabili, in un contesto segnato da forti asimmetrie con gli ecosistemi di Stati Uniti e Asia”.

La costellazione italiana Mercurio con oltre 100 satelliti si farà?

Nella Relazione viene citato MERCURIO, la costellazione nazionale di telecomunicazioni satellitari in orbita bassa (LEO), il cui studio di fattibilità è stato affidato il 26 dicembre 2024 dal COMINT all’Agenzia Spaziale Italiana. L’iniziativa, a forte valenza strategica, è finalizzata a dotare il Paese di un’infrastruttura autonoma e duale, in grado di garantire connettività sicura e a bassa latenza su scala nazionale e regionale. Lo studio preliminare, è scritto nella Relazione del Comint, ha confermato la fattibilità tecnico-programmatica del sistema, definendone le caratteristiche essenziali, i costi stimati e una roadmap per il suo sviluppo. Ecco qual è la roadmap? Sarà realizzata la costellazione italiana con oltre 100 satelliti? Come annunciato ad aprile scorso dal presidente dell’Agenzia Spaziale italiana.

Infine, Urso ha le idee chiare soprattutto per le telecomunicazioni satellitari, secondo il quale la partnership tra UE con Starlink e con gli USA dovrà essere imprescindibile sia oggi sia in futuro anche “a parità di prestazioni ed immediatezza delle stesse”

Cosa significa? Che anche quando Iris2, GOVSATCOM e Secure Connectivity saranno operativi, l’Europa dovrà sempre dipendere dalla tecnologia di Musk?

Un chiarimento arriverà a stretto giro, immaginiamo, perché l’opposizione è già pronta a presentare al ministro Urso interrogazioni in Parlamento.

Scarica in PDF della relazione con i punti salienti evidenziati da Key4Biz

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