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Tlc e Digitale, citati 18 volte nella NADEF. ‘Il Governo vuole investire in settori strategici e infrastrutture’

Il capitolo telecomunicazioni e Digitale hanno occupato uno spazio cospicuo nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF) appena pubblicata dal Governo. Due temi caldi, strategici per i fondi ad essi destinati dal PNRR e per il crescente ruolo dello Stato soprattutto nel capitolo delle Tlc. A questo proposito, non sembra un caso che il tema delle Tlc e implicitamente quello della NetCo vengano affrontati accanto a quello altrettanto centrale del PNRR.

Governo vuole investire in reti Tlc e digitalizzazione

Di fatto, la parola telecomunicazione compare una volta soltanto, ma la dichiarazione d’intenti è assai siginficativa.  “… La realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la sua efficace revisione, anche con l’aggiunta del nuovo capitolo dedicato al Piano REPowerEU, giocano un ruolo centrale nella strategia di crescita e innovazione del Governo – si legge nel documento – Oltre a questo fondamentale pilastro, il Governo ha in programma non solo di dismettere asset, ma anche di acquisire partecipazioni strategiche in settori chiave per la modernizzazione e digitalizzazione della nostra economia, quali le reti di telecomunicazione, nonché di adottare politiche innovative per lo sviluppo delle infrastrutture…”.   

La parola digitale compare ben 17 volte nel testo del NADEF. “…Nelle Raccomandazioni, la Commissione ha continuato a porre enfasi sugli investimenti pubblici, in particolare quelli che favoriscono la transizione verde e digitale. Coerentemente, invita a salvaguardare questo tipo di spesa finanziata con risorse nazionali e ad assicurare il pieno utilizzo delle sovvenzioni erogate dal Dispositivo per la ripresa e la resilienza e di altri fondi dell’Unione in particolare per le transizioni verde e digitale…”, si legge.

Ue all’Italia: limitare la spesa pubblica sotto l’1,3% nel 2024 eccezion fatta per green e digitale

Fra le raccomandazioni del Consiglio d’Europa all’Italia, c’è anche quello del Consiglio europeo, che “chiede di limitare la crescita della spesa primaria netta finanziata con risorse nazionali al di sotto dell’1,3 per cento nel 2024, pur preservando gli investimenti pubblici, in particolare quelli destinati a promuovere le transizioni verde e digitale”.

L’Italia, si legge nella NADEF, è tra gli Stati membri che, partendo da una posizione arretrata, ha migliorato sostanzialmente i propri punteggi DESI negli ultimi cinque anni, attuando investimenti e destinando una maggiore attenzione politica al digitale, anche grazie alla maggiore disponibilità dei finanziamenti europei. Sebbene permangano ambiti in cui si registrano performance inferiori alla media UE, come nel caso delle competenze dei cittadini e della digitalizzazione dei servizi pubblici, l’attenzione sull’innovazione si è intensificata. A questo scopo, sono state messe in atto numerose misure per favorire la trasformazione digitale del Paese, destinando una cospicua parte delle risorse del PNRR (il 25 per cento del totale) a sostenere riforme e investimenti innovativi per l’obiettivo digitale. Contribuiscono a tale obiettivo, in modo particolare, gli investimenti della Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo), che mirano, in primo luogo, a promuovere la transizione digitale della PA, attraverso il passaggio al cloud e all’interoperabilità“.

Cloud e PSN

In particolare, sono state completate con successo la progettazione, preparazione, installazione e il testing di quattro data center, che costituiscono il nucleo di una nuova infrastruttura cloud, denominata ‘Polo Strategico Nazionale’ (PSN), dedicata a ospitare i sistemi informativi, i dati e le applicazioni di tutte le pubbliche amministrazioni. Nelle prossime fasi, si prevede la migrazione dei dataset e delle applicazioni di circa 280 pubbliche amministrazioni centrali e aziende sanitarie locali su tale cloud.

Inoltre, è stata realizzata la Piattaforma Digitale Nazionale Dati che garantirà l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi dati delle pubbliche amministrazioni. Gli obiettivi previsti per la diffusione di AppIO (target interno) e di PagoPa (target europeo) sono stati raggiunti rispettivamente con due e tre anni di anticipo. Il Governo ha adottato specifiche misure per l’accrescimento delle competenze digitali della popolazione e della forza lavoro: la ‘Strategia nazionale per le competenze digitali’ e l’iniziativa ‘Repubblica digitale’ con il relativo fondo sono le iniziative più rilevanti, a cui si aggiungono il ‘Servizio civile digitale’, il Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori e il ‘Piano nazionale nuove competenze’. Di particolare importanza sono gli investimenti dedicati alla connettività ed i finanziamenti per gli IPCEI (Important Projects of Common European Interest), tra cui rientrano quelli dedicati alla microelettronica, alle infrastrutture e ai servizi cloud di prossima generazione”.

Semiconduttori

“Con l’obiettivo di potenziare la catena di approvvigionamento dei semiconduttori, in Italia e in Europa, e allo stesso tempo sostenere le transizioni verde e digitale, si concluderà a breve il processo per istituire la Fondazione ‘Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore’. Coerentemente con il contenuto della legge istitutiva18, la Fondazione avrà il compito di promuovere la progettazione dei circuiti integrati, rafforzare il sistema di formazione professionale e favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore, anche partecipando a iniziative e programmi dell’Unione europea. L’Italia ha destinato ingenti risorse all’High Performance Computing (HPC) che ha beneficiato di un investimento congiunto di 120 milioni per finanziare il supercomputer LEONARDO inaugurato nel novembre 2022 che, ad oggi, è il quarto supercomputer più potente al mondo”, si legge ancora.

Cybersecurity

“Nell’ambito degli investimenti previsti per la terza rata del PNRR, l’attenzione si è focalizzata sulle misure in materia di cybersecurity. Dopo l’istituzione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, è stata avviata la definizione dell’architettura dell’ecosistema di cybersecurity nazionale; in questo ambito, saranno potenziati i sistemi di Cybersecurity delle PA locali e centrali. Consistenti investimenti sono stati allocati alla digitalizzazione dei servizi della Sanità e all’ammodernamento del parco tecnologico ospedaliero. Per l’attuazione dei principali interventi disposti nell’ambito della transizione verde, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo dedicato alla CSR3”, si legge nella NADEF.

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