Mercato

Tlc, consolidamento interno non è priorità per molti Governi Ue

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I ministri Tlc degli Stati membri Ue non sono tutti favorevoli al consolidamento del mercato, mentre una policy più sbilanciata a favore dei merger non è sinonimo di maggiori investimenti.

Deutsche Telekom, Orange e Vodafone non vedranno facilmente un nuovo approccio della Ue rispetto alle fusioni a livello nazionale visto che i governi europei non sono favorevoli al consolidamento interno. La pensa così il vice premier belga. Gli operatori europei da tempo sostengono che il settore sarebbe più attraente per gli investitori esteri se avessero il via libera più semplice alle fusioni nei mercati nazionali.

I ministeri europei delle Tlc hanno discusso su come portare a termine il mercato unico digitale nella due giorni che si è tenuta da poco in un incontro a Louvain-la-Neuve. La discussione dei ministri Ue si è svolta dopo che a febbraio la Commissione Ue ha presentato un libro bianco con alcuni scenari per attrarre maggiori investimenti, spingere l’innovazione e aumentare la sicurezza.

Consolidamento interno non convince tutti

Petra de Sutter, vice premier belga, ha detto che i ministri hanno discusso due possibili opzioni per completare il mercato unico digitale: mettere in atto nuovi strumenti per migliorare la collaborazione oppure “il consolidamento interno”.

“Stiamo discutendo molto su questi temi, e lo faremo anche in futuro, ma diversi stati membri sono riluttanti rispetto alla seconda opzione”, ha detto De Sutter.    

Le compagnie europee di Tlc da tempo sostengono che il settore sarebbe più attraente per gli investitori esteri se fosse permesso procedere a fusioni nei singoli mercati nazionali. Dal canto suo, la Commissione Ue sostiene che la sua funzione è quella di monitorare che eventuali fusioni non rappresentino un danno per i consumatori, e che non c’è alcuna politica che si oppone a priori alla riduzione del numero dei competitor da quattro a tre.  

Vestager: non c’è nesso fra consolidamento e maggiori investimenti

La commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager ha detto che permettere alle compagnie Tlc di procedere a merger nazionali non è la risposta giusta per aumentare gli investimenti nella Ue.

“Non abbiamo alcun indizio che un mercato maggiormente consolidato porti maggiori investimenti. Al contrario abbiamo la convinzione che la concorrenza sia un driver fondamentale per gli investimenti”, ha detto Vestager.

De Sutter ha poi aggiunto che non c’è un consenso comune da parte dei ministri Ue sul fatto che una nuova regolazione sullo spettro o sui mercati delle Tlc sia necessario. I Governi Ue stanno lavorando ad una serie di nuove regole approvate negli ultimi 5 anni e molti di essi non vogliono imbarcarsi in una nuova regolazione prima di aver assorbito le precedenti normative.

Consultazione al white paper, risposte entro il 30 giugno

D’altra parte, la risposta alla consultazione aperta sul nuovo white paper della Commissione Ue è atteso pentro il 30 giugno. Su queste risposte ci sarà un report e non una proposta di legge, ha detto il commissario al Mercato Interno Thierry Breton. Questo rapporto sarà, ha aggiunto Breton, la base per il prossimo Digital Networks Act che vedrà la luce non prima del 2025.

Gli stati Ue e la Commissione hanno fatto una dichiarazione comune per rendere Internet più aperta e sicura, trasparente e responsabile. Infine, c’è l’impegno comune a realizzare un parental control interoperabile e strumenti di verifica dell’identità e dell’età.