Tiramisù

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2016 – Italia

Antonio Moscati fa il rappresentante di articoli sanitari, è sposato con Aurora e, mentre frequenta studi medici e ospedali alla ricerca di materiale da vendere, si ritrova in casa il cognato Franco, trentenne divorziato con una figlia di nove anni a carico. Antonio è in crisi di autostima, un giorno dimentica in uno studio medico un tiramisù fatto dalla moglie e da quel momento tutto cambia…

Dopo averci girato intorno a lungo, anche per Fabio De Luigi è arrivato il momento del passaggio dietro la macchina da presa. Sembra niente, ma la distanza è più lunga e impervia di quanto possa apparire. De Luigi infatti non si limita a mettere la firma sulle immagini, ma si propone come responsabile di soggetto e sceneggiatura, come protagonista in grado di distribuire ruoli, aprire spazi narrativi, andare e venire dalla trama. E questo forse è troppo. Perché De Luigi comincia col dipingere la figura di un uomo sostanzialmente indifeso e abulico, che a poco a poco trova la forza per migliorare la propria posizione, fare guadagni e ottenere successo.

Tiramisù Foto 1

In sostanza Antonio passa dalla timidezza all’abbassamento della soglia di tolleranza verso la disonestà. Diventa ricco e famoso, frequenta ambienti ricercati, cede alle lusinghe di una donna. Quello che non si capisce è come faccia e perché, Antonio a smuovere le situazioni che gli cambiano la vita. Restano evanescenti i motivi per i quali Antonio compie salti di qualità repentini e imprevisti: fino ad essere chiamato in un misterioso castello in montagna in un’atmosfera dove arriva anche un ministro. Tanto è stata rapida l’ascesa, tanto è precipitosa la marcia indietro. Antonio fa i conti con i propri errori, in una giravolta che sa di debole pentimento. E nella passerella finale ecco Antonio tornare ad una situazione più “tranquilla”.

Lasciando tuttavia l’impressione di un’operazione poco convinta. Nella quale, oltre a Antonio/De Luigi, sono coinvolti con alterne fortune, Vittoria Puccini, Giulia Bevilacqua e caratteristi di varia estrazione, Angelo Duro, Alberto Farina oltre ad uno stuolo di nomi della factory Colorado.

Tiramisù – dice Fabio De Luigiè un dolce, un modo di dire e un bel titolo. Tirarsi su, salire, cadere e ricominciare tirandosi nuovamente su. Da questo semplice cerchio narrativo nasce e si sviluppa l’idea del film’. La commedia prova, tra le altre cose, a smontare il mito del successo, aiutandosi con una serie di protagonisti ben collocati nei ruoli opportuni. Se Fabio De Luigi è reduce da alcuni titoli di successo come Si accettano miracoli di Alessandro Siani, Soap Opera di Alessandro Genovesi, Una donna per amica di Giovanni Veronesi, accanto a lui c’è Vittoria Puccini, che ricordiamo in Maraviglioso Boccaccio dei fratelli Taviani, Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese; c’è Giulia Bevilacqua reduce da Natale col boss di Volfango De Biase, e Angelo Duro, comico emergente palermitano fattosi notare nel 2009 prendendo parte al programma TV Le Iene e poi impostosi con successo nel web.

Tiramisù Foto 2

Regia: Fabio De Luigi

Attori: Fabio De Luigi (Antonio Moscati), Vittoria Puccini (Aurora), Angelo Duro (Franco), Alberto Farina (Marco), Giulia Bevilacqua (Stefania), Nicola Pistoia (Gissi), Giovanni Esposito (Massimo), Orso Maria Guerrini (Hubner), Pippo Franco (Galbiati)

Soggetto e Sceneggiatura: Fabio De Luigi

Fotografia: Federico Masiero

Musiche: Andrea Farri

Montaggio: Claudio di Mauro

Scenografia: Sonia Peng

Costumi: Monica Gaetani

 

Durata: 95’

Genere: Commedia

Data di uscita in sala: 25 febbraio 2016

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