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Time Warner vuole Hulu. Sarà la fine di Netflix?

L’asse del mercato audiovisivo si è ormai spostato verso lo streaming. E se fino a questo momento sono stati i player del web a dettar legge, avendo anticipato i tempi e offrendo servizi di qualità on-demand, adesso che anche i broadcaster sono in prima linea, a fare la differenza sarà chi possiede più contenuti pregiati da offrire.

Netflix lo ha capito da tempo, orientando i propri investimenti sulla produzione di contenuti originali.

Sky avrebbe voluto giocare largamente di anticipo. Non era infatti del tutto casuale l’offerta, respinta, per Time Warner presentata più di un anno fa.

Il magnate dei media Rupert Murdoch sapeva che la futura battaglia si sarebbe giocata proprio sul campo delle licenze per la distribuzione dei contenuti audiovisivi.

Proprio ieri si è appreso che Sky si è assicurata in esclusiva tutte le anteprima delle serie tv targate Hbo, controllata proprio da Time Warner, da trasmettere in Europa.

Adesso sotto la lente finisce proprio la grande Time Warner che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler porre un freno alla vendita a terzi dei diritti tv.

Ora però fa anche di più.

Stando alle ultime notizie, sarebbe in trattative per acquistare Hulu, il principale competitor di Netflix negli Stati Uniti, stimato in 5 miliardi di dollari.

Time Warner vorrebbe una partecipazione del 25%, pagandola a questo punto 1,25 miliardi, e si impegnerebbe a concedere ad Hulu le licenze per trasmettere sulla piattaforma streaming tutti i programmi dei propri canali, oltre a Hbo che è a pagamento, CNN, TNT, TBS, TMC e Cartoon Networks.

Al momento Hulu è posseduta pariteticamente da tre media company: Disney, 21st Century Fox e Comcast (casa madre di NBCUniversal).

Con l’ingresso di Time Warner tutte e tre le società scenderebbero dall’attuale 30% al 25%.

Nessuna compagnia coinvolta ha confermato finora le trattative.

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