L'operazione

Tim perde terreno in Borsa, pesano le 1.300 uscite volontarie nel 2021

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Tim in rosso a Piazza Affari oggi, nonostante l'annuncio di un accordo che prevede l'uscita volontaria del 3% della forza lavoro nel 2021.

Tim in flessione oggi in borsa, con un calo fino all’1,87 del suo valore a 0,399 centesimi. Pesa, paradossalmente, l’annuncio di 1.300 uscite volontarie in Italia nel 2021, dopo l’accordo con i sindacati cui hanno aderito Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. Possibili inoltre altre 178 uscite entro il 2023. Le uscite saranno realizzate tramite il meccanismo della cosiddetta sospensione previsto dall’art. 4 della legge Fornero.

Curioso che il titolo registri una flessione nonostante l’annuncio di una diminuzione del personale. Di norma, a fronte dell’annuncio di tagli di questa entità, la Borsa festeggia l’andamento dei titoli aziendali quotati subiscono un rialzo.

Ma non in questo caso.

Perché? Perché il mercato non ha premiato l’accordo?

Eppure, in occasione della recente pubblicazione del bilancio 2020 gli utili di Tim sono schizzati verso l’alto e sono stati accolti con grande enfasi da gran parte della stampa. Ma a questo punto sembra che il mercato abbia già metabolizzato i conti del 2020 e che prevalga l’incertezza e il timore di nuove incognite per il futuro.

Vedremo.

Prepensionamenti

Si tratta di circa il 3% della forza lavoro in Italia, su un totale di circa 42.600 dipendenti della compagnia nel nostro paese.

Sarà possibile quindi, per tutte le persone che matureranno i requisiti minimi di pensionamento, sia anticipata che di vecchiaia, entro il 31 Dicembre 2026, poter accedere a tale strumento.

L’adesione sarà volontaria.

Le prime uscite sono previste nel mese di giugno 2021, con ultima sessione novembre 2021.

Per i lavoratori vicini al pensionamento c’è la garanzia di uscire con 5 anni e mezzo di anticipo senza decurtazione dell’assegno pensionistico. E’ ancora prematuro dire quali saranno i comparti maggiormente toccati.

Attesa per il piano industriale

L’accordo sottoscritto con Tim – ha spiegato Luciano Savant Levra, segretario nazionale della Uilcom Uil – “è importante” perché di inserisce “nel percorso di uscite volontarie” dei lavoratori con maggiore anzianità, “un percorso non traumatico che permette di alleggerire gli organici” in attesa del nuovo piano industriale che avverrà dopo l’assemblea degli azionisti di fine marzo: “allora potremmo fare ulteriori riflessioni su come proseguire il confronto per l’anno in  corso con l’obiettivo chiaro di mantenere gli attuali livelli occupazionali e proseguire quel ricambio generazionale iniziato due anni fa dal nuovo gruppo dirigente di TIM realizzando un significativo piano assunzionale”, aggiunge Levra.

Cambio del mix generazionale

L’accordo sindacale va letto alla luce del cambio del mix generazionale, in attesa del Piano industriale. C’è poi l’incognita che riguarda il progetto di rete unica voluto da Tim e che resta ancora in stallo.

“Resta fermo che per noi la reindustrializzazione di TIM e il successo del processo di superamento del digital divide – ha sottolineato Riccardo Saccone segretario della Slc Cgil – passano per la realizzazione del memorandum siglato fra azienda e Cdp relativo alla rete unica.

Al momento non ci sono novità concrete su questo fronte, in attesa che il Governo Draghi batta un colpo sull’argomento.

“Ora siamo in attesa del piano industriale di TIM per verificare la continuità di investimenti infrastrutturali, fondamentali per la trasformazione digitale”,
ha confermato Giorgio Serao della segreteria nazionale Fistel Cisl.

Il gruppo giustifica le uscite con la riorganizzazione delle attività in corso nel contesto della crisi da coronavirus. La riduzione degli effettivi è già in corso.

Più di 2.500 persone hanno lasciato il gruppo nel 2020.

L’ex monopolista, che ha registrato una flessione del 12,2% dei ricavi nel 2020, ha annunciato nel suo piano strategico battezzato “Beyond connectivity” che intende focalizzare le sue attività nei servizi, nell’informatica dematerializzata e nella cybersecurity.