Key4biz

Tim, per Barclays target price a 0,19 euro. Oggi incontro con i sindacati

Tim ai minimi storici a Piazza Affari ieri, quando ha chiuso a 0,20 euro. Il titolo dall’inizio della crisi del Governo Draghi ha perso il 20%, a fronte di un calo complessivo del 49% negli ultimi sei mesi. La capitalizzazione del gruppo è pari a 4,2 miliardi di euro.

Barclays fissa il target price a 0,19 euro

Intanto, Barclays ieri ha fissato il target price di Tim a 0,19 euro, in vista dei risultati del secondo trimestre. “Lasciamo le stime FY sostanzialmente invariate con un leggero aumento dei ricavi domestici/EBITDA compensato da minori numeri per il Brasile – si legge in una nota del broker londinese – Per il 2Q in Italia prevediamo andamenti ancora sfidanti, anche se in leggero miglioramento, con i ricavi da servizi in calo del -4,7% a/a (-5,3% nel 1trim) ed EBITDA al -19,4% a/a organico (-20,4% nel 1° trimestre)”.

Brasile e debito

“Il Brasile dovrebbe beneficiare delle forti tendenze di fondo e dell’acquisizione di asset Oi che, combinati con un forex più favorevole, dovrebbero mostrare un miglioramento rispetto al 1Q: ci aspettiamo un c. +2%/-9% di crescita per ricavi/EBITDA al. Prevediamo un Indebitamento Netto aL di circa 19,4 miliardi di euro, in aumento sequenziale per l’acquisizione di Oi asset e pagamenti dello spettro, mentre i proventi della cessione delle quote di Inwit sono solo previsto nel 2H22. Siamo EW con €0,19 PT sia sulle azioni ordinarie che su quelle di risparmio”.

Ugliarolo (Uilcom Uil): ‘Quali le reali intenzioni dell’azienda per i prossimi 16/18 mesi?’

Intanto, resta alta la tensione sul fronte occupazionale. Scrive su Facebook Salvo Ugliarolo, segretario generale della Uilcom Uil: Domani (oggi ndr) Tim ha convocato i Sindacati per parlare di “interventi e strumenti a supporto dell’assetto attuale del Gruppo Tim”.

Noi non ci sottraiamo al confronto – pur non condividendo le scelte programmatiche sul futuro di questo Gruppo. Siamo assolutamente contrari ad operazioni di scorporo – scelta sconsiderata che continueremo a contrastare in tutte le sedi e con tutte le nostre forze – ritornando alla carica subito dopo le elezioni politiche del prossimo 25 settembre!

Intanto domani (oggi ndr) capiremo, spero, le reali intenzioni da parte dell’azienda sulla gestione dei prossimi 16/18 mesi. Certamente non siamo disposti ad ascoltare eventuali provocazioni com’è già successo in uno dei recenti incontri dove Tim parlava di togliere i buoni pasto o di mettere la geolocalizzazione per il mondo dei tecnici.

Siamo disponibili ad ascoltare ma sul merito dei temi e non su proposte, per noi, non accettabili e fuori luogo.

Occorre recuperare un corretto rapporto relazionale, tra le parti, mettendo al centro la difesa dell’azienda ma contemporaneamente le esigenze delle persone.

Questo per noi è imprescindibile per potere avviare un sano e corretto confronto – viceversa sarà solo una perdita di tempo che non gioverà a nessuno!!”.

Exit mobile version