TIM ha chiuso il primo semestre con ricavi e margini in crescita e sulla base dei risultati e delle misure già intraprese nel periodo, si attende una decisa accelerazione del percorso di crescita nella seconda metà del 2025 e conferma tutte le guidance fornite al mercato per l’esercizio.
Risultati organici primo semestre 2025
▪ I ricavi totali di Gruppo ammontano a 6,6 miliardi di euro, in crescita del 2,7% anno su anno (+1,6% nel domestico a 4,5 miliardi di euro, +4,8% in Brasile a 2,1 miliardi di euro); i ricavi da servizi di Gruppo sono in crescita del 3,3% anno su anno a 6,2 miliardi di euro (+2,2% nel domestico a 4,2 miliardi di euro, +5,4% in Brasile a 2,0 miliardi di euro);
▪ La perdita netta è pari a 132 milioni di euro da una pari a R646 milioni al 30 giugno 2024.
▪ in crescita l’EBITDA di Gruppo, che aumenta del 5,5% anno su anno a 2,1 miliardi di euro (+4,6% nel domestico a 1 miliardi di euro, +6,5% in Brasile a 1 miliardi di euro);
▪ in netta crescita anche l’EBITDA After Lease di Gruppo, che sale del 5% anno su anno a 1,7 miliardi di euro (+4,2% nel domestico a 1 miliardi di euro, +6,1% in Brasile a 0,8 miliardi di euro);
▪ TIM Consumer ha registrato ricavi totali in lieve crescita (+0,1% anno su anno) a 3 miliardi di euro. In miglioramento i principali KPI: churn mobile in calo anno su anno e ARPU in crescita sia nel fisso sia nel mobile, grazie anche alle attività di repricing effettuate che, da inizio 2025, hanno riguardato circa 4 milioni di linee fisse e circa 1,7 milioni di linee mobili. Inferiori alle attese gli effetti sul churn, con un saldo netto di linee legato alla mobile number portability (“MNP”) sostanzialmente neutro. Prosegue con successo l’implementazione della strategia legata alla Customer Platform, con una crescita in doppia cifra della base clienti di TimVision e un’accelerazione dei contratti nell’energia per il segmento SMB.
▪ TIM Enterprise ha registrato ricavi totali pari a 1,6 miliardi di euro (+4,7% anno su anno), continuando a performare meglio del mercato di riferimento. Il Cloud si conferma la principale linea di business, con una crescita del 25% anno su anno, anche grazie ai servizi offerti al Polo Strategico Nazionale, il cui contributo in termini di ricavi è raddoppiato. Sale al 65% (+3% anno su anno) la percentuale di ricavi da servizi legata all’ICT, mentre è in leggero calo la connettività. In aumento nel semestre la quota di ricavi generati dalle factories di Gruppo (+2 punti percentuali), con un trend previsto in ulteriore accelerazione.
▪ TIM Brasil ha registrato ricavi totali pari a 2,1 miliardi di euro (+4,8% anno su anno), e un EBITDA After Lease pari a 0,8 miliardi di euro (+6,1% anno su anno), continuando nel percorso di crescita intrapreso nell’ultimo biennio grazie alla spinta del segmento mobile e all’efficientamento dei costi.
Nel corso del semestre sono inoltre proseguite con successo le azioni di trasformazione volte ad aumentare il livello di efficienza strutturale del perimetro domestico, con un beneficio di circa 90 milioni di euro all’EBITDA AL-CAPEX del periodo, pari al 44% del target dell’intero esercizio.
Gli investimenti di Gruppo ammontano a 0,8 miliardi di euro, pari al 12,6% dei ricavi.
Indebitamento stabile
L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease del Gruppo al 30 giugno 2025 resta stabile a 7,5 miliardi di euro e l’Equity Free Cash Flow After Lease del secondo trimestre è positivo per 0,1 miliardi di euro. Per la seconda metà dell’anno TIM prevede una generazione di cassa positiva, in linea con le indicazioni fornite al mercato.
Con un rapporto fra l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease e l’EBITDA organico After Lease inferiore a 2,1x, il Gruppo TIM si conferma l’operatore di telecomunicazioni quotato con la struttura finanziaria più solida in Europa.
Il margine di liquidità copre le scadenze finanziarie fino al 2028.
Eugenio Santagata e Adrian Calaza in uscita
Il Consiglio di Amministrazione ha, infine, preso atto delle dimissioni comunicate da Eugenio Santagata, Chief Public Affairs, Security & International Business Officer e da Adrian Calaza, Chief Financial Officer.
Le dimissioni di Santagata saranno effettive dal 31 agosto e il Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato hanno espresso i più sentiti ringraziamenti per il significativo contributo manageriale che ha assicurato in questi anni nel rilancio del Gruppo, assieme agli auguri per le prossime sfide professionali.
Calaza invece resterà in carica fino alla presentazione dei risultati del terzo trimestre (6 novembre p.v.) e in Azienda fino al prossimo 31 dicembre per garantire il necessario supporto all’Amministratore Delegato e al nuovo CFO.
Rientra Piergiorgio Peluso come Cfo
Il Consiglio è stato altresì informato che, a partire dal primo ottobre, torna a far parte del Gruppo Piergiorgio Peluso, con l’incarico di advisor dell’Amministratore Delegato. Peluso assumerà il ruolo di Chief Financial Officer immediatamente dopo la presentazione dei risultati del terzo trimestre.
Leonardo de Carvalho Capdeville nominato Cto
Infine, si comunica che dallo scorso 23 giugno Leonardo de Carvalho Capdeville è stato nominato Chief Technology Officer a diretto riporto dell’Amministratore Delegato, e che, a partire da oggi, è qualificato come key manager.