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Tim ha pagato multa Antitrust da 116 milioni per abuso di posizione dominante (Progetto Cassiopea)

Tim ha provveduto a pagare la sanzione di 116 milioni di euro irrogata dall’Antitrust per abuso di posizione dominante nel mercato della banda larga. Si tratta di fatto della sanzione per il cosiddetto “Progetto Cassiopea” di Tim nelle aree bianche. Il procedimento, contro cui Tim ha annunciato che farà ricorso, era stato avviato, si legge nel report di bilancio di Tim relativo al primo trimestre 2021, “sulla base di alcune segnalazioni giunte, tra il mese di maggio e di giugno 2017, da parte di Infratel, Enel, Open Fiber, Vodafone e Wind Tre e riguarda un presunto abuso di posizione dominante nei mercati dei servizi di accesso wholesale e dei servizi retail relativi alla rete fissa a banda larga e ultralarga. In particolare, l’AGCM ha ipotizzato che TIM abbia tenuto condotte volte a: i) rallentare e ostacolare lo svolgimento delle gare Infratel, al fine di ritardare o rendere meno remunerativo l’ingresso di un altro operatore sul mercato wholesale; ii) 21 accaparrarsi preventivamente la clientela sul mercato retail dei servizi a banda ultralarga, mediante politiche commerciali volte a restringere lo spazio di contendibilità della clientela residuo per gli operatori concorrenti”.

L’azienda ha peraltro fatto sapere che farà ricorso.

Le tappe

Il 6 marzo del 2020 è stato notificato a TIM il provvedimento di chiusura dell’istruttoria:AGCM ha deliberato la sussistenza di un abuso di posizione dominante di TIM, accertando che TIM ha posto in essere una strategia anticoncorrenziale preordinata a ostacolare lo sviluppo in senso concorrenziale degli investimenti in infrastrutture di rete a banda ultra-larga. La sanzione irrogata a TIM per l’illecito anticoncorrenziale è pari a 116.099.937,60 di euro. TIM ha impugnato dinanzi al TAR Lazio il suddetto provvedimento sanzionatorio contestando tanto il merito delle accuse, quanto l’ammontare della sanzione irrogata. Il 25 giugno 2020 TIM ha inviato ad AGCM la c.d. relazione di ottemperanza come prescritto nel dispositivo del provvedimento finale. Il TAR Lazio ha fissato l’udienza di discussione per il 3 novembre 2021. La Società ha provveduto a maggio 2021 al pagamento della sanzione”.

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