SINERGIE PER LE TLC

Tim, Gubitosi ‘Con Open Fiber creare qualcosa di molto forte, una vera combinazione di business’

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Luigi Gubitosi, Ad Tim, dopo l’ok del CdA al suo piano strategico 2019-2021: ‘Vorremmo creare qualcosa di molto forte, se possibile una vera combinazione di business con Open Fiber. La nuova parola d’ordine è execution: un esempio l’accordo sul 5G con Vodafone chiuso in 100 giorni per la condivisione della rete mobile e delle torri’.

Accantonato il DigiTim dell’ex ceo Amos Genish il presente e soprattutto il futuro di Timè nel TIMe to deliver and deleveril piano strategico 2019-2021 presentato dall’AD Luigi Gubitosi e approvato ieri dal CdA, con due astensioni. Tra i 10 chiari obiettivi ci sono le trattative già avviate con Open Fiber per valutare tutte le opzioni possibili, inclusa una completa combinazione delle Reti fisse. È stato già firmato un accordo di riservatezza e nominati gli advisor finanziari: “Vorremmo creare qualcosa di molto forte, se possibile una vera combinazione di business con Open Fiber”, ha detto Gubitosi facendo il punto sui colloqui con l’operatore, che porta la fibra ottica a banda ultra larga su tutto il territorio nazionale italiano ed è controllato da Enel e Cdp. L’ad ha ribadito che tutte le opzioni sono aperte e, con una citazione, ha indicato che “ci sono 50 sfumature di rete”. “Il mio stile”, ha aggiunto, “è muovermi dal basso verso l’alto, cercheremo di capire in che modo si muovono i numeri e da lì partiremo”. 

5G, l’accordo win-win con Vodafone raggiunto “in soli 100 giorni”

Tim “deve fare meno annunci e più execution”, ha aggiunto l’AD presentando il bilancio 2018 (con 1,4 miliardi di perdite, la crescita tornerà solo dal 2020) e il suo piano strategico agli analisti. Un esempio ha detto “è l’accordo con Vodafone realizzato in soli 100 giorni”, da quando è alla guida di Tim. La partnership, annunciata ieri, è strategica perché sul 5G si allea con Vodafone per la condivisione della rete mobile e delle torri. Nel comunicato congiunto sul memorandum d’intesa non vincolante, si legge che le due telco “valutano una potenziale transazione che permetta di consolidare in una sola entità le circa 22.000 torri di telecomunicazione in Italia”, aggregando le infrastrutture passive di rete di Vodafone con quelle di Inwit.

Il consiglio di amministrazione dell’azienda che gestisce le torri ha già dato mandato all’ad Giovanni Ferigo di negoziare l’integrazione con Vodafone, per perfezionare il tutto entro la fine dell’anno.

Dunque poche, ma importanti mosse messe già a segno da Gubitosi che dimostra la sua strategia in forte discontinuità con il passato e si concentra sull’execution come elemento chiave della trasformazione organica di TIM, contestualmente ad iniziative su opzioni strategiche in grado di liberare valore.
Le partnership con i competitor sono la novità del piano Gubitosi: le grandi alleanze con i rivali in Italia ormai sono realtà, sia in politica con il governo giallo-verde, sia nei media con l’accordo Sky-Mediaset e in primavera scatterà quello con Netflix, che sbarcherà sulla piattaforma di ultima generazione di Sky.

Ecco i 10 punti chiave del piano strategico 2019-2021 di Tim 

TIM ha fissato pochi e chiari obiettivi per il piano 2019-2021. Sono 10:

  1.  Ridurre il debito: passando dagli attuali 25,3 miliardi di euro a 22 miliardi nel 2021.
  2. Ottenere un ritorno sul capitale investito sostenibile, incrementare la generazione di cassa mediante stabilizzazione dei ricavi, struttura dei costi più snella e ottimizzazione del circolante
  3. Ottimizzazione del capitale investito tramite condivisione delle reti per migliorare il ROIC (Return on invested capital)
  4. Rilanciare il business domestico con focus su qualità, dimensioni di TIM e competenze tecniche
  5. Rafforzamento del Brasile sfruttando opportunità di crescita e proseguendo la migrazione al postpaid
  6. Azioni già intraprese per estrarre valore da iniziative strategiche non organiche:
  7. Condivisione dell’infrastruttura attiva nel Mobile tramite l’accordo con Vodafone per il 5G in Italia
  8. Condivisione infrastruttura passiva (combinazione operativa dell’infrastruttura passiva di INWIT e Vodafone Italia), che potrebbe potenzialmente condurre a un’unica entità
  9. Iniziate trattative con Open Fiber per valutare tutte le opzioni possibili inclusa una completa combinazione delle Reti fisse. Firmato accordo di riservatezza e nominati gli advisor finanziari
  10. 10. Persidera: ricevuta un’ulteriore offerta non vincolante, avviata trattativa in esclusiva.