la trimestrale

Tim Brasil: utili a -85%, ma Vivendi assicura, ‘non venderemo’

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De Puyfontaine 'Nessun piano di vendita di Tim Brasil in qualsiasi forma', ma poi aggiunge, 'mai dire mai'.

Utili in picchiata per Tim Brasil. La controllata brasiliana di Telecom Italia ha chiuso il secondo trimestre con utili in calo dell’85% a 47,41 milioni di reais (circa 13,1 milioni di euro) su ricavi netti di 3,82 miliardi di reais (1,06 miliardi di euro circa), in calo del 12,4% rispetto ai 4,36 miliardi registrati nel corrispondente periodo del 2015.
L’Ebitda è sceso del 44% a 1,24 miliardi di reais. Un calo spiega, tuttavia, la società che si attesterebbe al 6,5% considerando la vendita delle torri di trasmissione.
A pesare sui bilanci della società, secondo operatore mobile del Paese dopo Vivo (controllata di Telefonica) è soprattutto il contesto macroeconomico. Il paese è nel pieno di una forte recessione e il potere d’acquisto dei consumatori è ridotto al minimo.
Una crisi che verrà affrontata per mezzo di un piano industriale ‘rafforzato’ rispetto a quanto comunicato in precedenza. Entro il 2018, ha comunicato la società, i costi saranno ridotti di 4,5 miliardi di reais con gli investimenti che nel periodo si attesteranno a 12,5 miliardi anzichè a 14 miliardi di reais come stabilito in precedenza.

L’ad Stefano de Angelis ha messo in evidenza i dati più positivi della trimestrale, ossia la crescita dell’Arpu per il secondo trimestre consecutivo (+7%); l’aumento del 19% su base annua dei ricavi da servizi innovativi, che portano i Data services a rappresentare il 45% dei ricavi mobili netti; la solida performance dei ricavi da rete fissa (+15,1%) e la crescita del 31,5% del margine Ebitda. In crescita anche la copertura 4G, che ha raggiunto il 64% della popolazione, con 11,2 milioni di linee, pari a oltre il 17% dei clienti.
“Considerando l’attuale contesto, i principali indicatori finanziari per il secondo trimestre evidenziano un miglioramento delle performance aziendali, con particolare riferimento al recupero nei ricavi dati, alla riduzione dei costi e nell’Ebitda”, ha detto l’ad.

Da Vivendi, intanto, arriva la rassicurazione sul fatto che non c’è intenzione di vendere.
L’ad del gruppo francese e vicepresidente di Telecom Italia ha ribadito che “…non c’e’ nessun piano di vendita di Tim Brasil in qualsiasi forma”.
Arnaud de Puyfontaine ha però preferito precisare che nulla può essere definitvo in un “mondo che cambia così velocemente, quindi mai dire mai”.