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Tim Brasil, Telecom Italia vuole venderla?

Tim Brasil

Tim Brasil

Dopo che Vivendi è diventato azionista di maggioranza di Telecom Italia con una partecipazione al capitale del 14,9%, l’ex monopolista prende in esame tutte le possibili operazioni, tra le quali la vendita di Tim Brasil.

Lo scrive oggi Les Echos, confermando che la salita di Vivendi al 15% non comporterà di certo un cambio di strategia per il gruppo Telecom Italia ma potrebbe portare sul tavolo delle trattative la questione Brasile.

Dopo aver ricevuto ben 1,11 miliardi di azioni dal gruppo Telecom Italia– cifra pari all’8,3%- e a seguito della cessione della compagnia brasiliana Gvt al gruppo spagnoloVivendi ha voluto rafforzare la sua posizione aumentando del 6,6% e un investimento complessivo di circa 1 miliardo.

Sembra che l’ad del gruppo francese, Vincent Bollorè, e la maggioranza degli azionisti, abbiano fatto intendere all’ex monopolista di essere favorevoli a una rapida cessione (entro due anni ndr.) della compagnia brasiliana- Tim Brasil– che è il secondo operatore di telefonia mobile in Brasile con il 67% della compagnia di proprietà di Telecom Italia, in modo da potersi focalizzare maggiormente sul mercato europeo.

Il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi e l’ad Marco Patuano non commentano le indiscrezioni ma dal paese carioca sembra che Tim Brasil rimanga ancora un asset strategico per l’ex monopolista.

Intanto, ieri Mediobanca e Intesa SanPaolo hanno ceduto sul mercato i pacchetti di azioni Telecom provenienti dalla scissione di Telco per un controvalore di circa 191 milioni.

Pier Silvio Berlusconi: ‘Mediaset in Telecom? Molto difficile’

“I rapporti con Vincent Bolloré e Vivendi sono ottimi. Abbiamo parlato più volte, abbiamo approcciato possibili progetti di sviluppo assieme ma non c’è nulla di più, non ci sono accordi che verranno formalizzati domani o dopo”. Lo ha detto Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e amministratore delegato di Mediaset, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti Mediaset, in merito ai rapporti con il finanziere Bretone, primo socio di Vivendi, a sua volta primo azionista di Telecom Italia con una quota di poco inferiore al 15%. Berlusconi e Bollorè condividono, tra l’altro, una lunga frequentazione in Mediobanca di cui sono entrambi azionisti rilevanti.

I progetti analizzati da Mediaset e Vivendi, ha aggiunto Berlusconi, “non riguardano solo Premium ma anche contenuti sia per la televisione pay sia per quella free”. Berlusconi ha voluto tenere uno spiraglio aperto, benché piccolissimo, anche a una possibile combinazione societaria con Telecom Italia, un progetto di cui si parla da anni ma che mai è entrato in una fase operativa. Mediaset in Telecom? Non dico impossibile, perché nulla è impossibile ma difficile, molto difficile, molto tempo è passato”.

L’ufficializzazione di Bollorè nell’azionariato di Telecom Italia potrebbe, tra l’altro, coincidere con un’accelerazione dell’accordo sui contenuti che da tempo è oggetto di trattative fra le due aziende. “Bollorè – ha ribadito il vicepresidente e amministratore delegato di Mediaset – è da poco presidente e primo azionista di Vivendi, da pochissimo primo azionista di Telecom, non ci sono progetti per cui domani o dopodomani si firma un progetto. Ci potrebbero essere novità a breve per accordi con Telecom Italia”.

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