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Tim ancora giù, muro francese sulle offerte per la rete

Tim -2% in ribasso, per chiudere poi in flessione dello 0,89%. Secondo indiscrezioni BDL Capital Management, con una quota del 2,5% del gruppo, ha scritto al Cda dichiarando di non ritenere adeguate le offerte di CDP-Macquarie e KKR per NetCo.

Fronte francese

La società di gestione di fondi francese si unisce quindi a Vivendi (primo azionista con il 23,75%) nel bocciare le proposte migliorative, che verranno esaminate dal board il 4 maggio.

MF-Milano Finanza scrive che il fondo francese avrebbe sostenuto che il prezzo offerto per il network, alla luce delle informazioni trapelate e raccolte, non sia adeguato. Nei giorni scorsi, sono arrivati i rilanci, dopo mesi di preparazione: il fondo americano Kkr ha messo sul piatto 19 miliardi più 2 miliardi di earn out (in caso di fusione con Open Fiber), mentre il tandem Cdp-Macquarie avrebbe offerto 19,3 miliardi. Vivendi, che è azionista di maggioranza relativa di Tim con il 23,75% ha fatto sapere di ritenere le offerte inadeguate rispetto alla sua valutazione della rete (che si aggira intorno a 31 miliardi).

Strada in salita

Il fondo BDL Capital Management che gestisce 2,9 miliardi di asset, ha inviato una lettera al consiglio di amministrazione di Tim, precisando che il prezzo offerto per la Netco dai due contendenti, alla luce delle informazioni raccolte, non sarebbe adeguato. Il 4 maggio le due proposte di Kkr e Cdp saranno vagliate dal consiglio di amministrazione di Tim, che dovrà decidere sul da farsi.

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