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Teleriscaldamento: via a Bolzano al progetto FLEXYNETS

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Si tratta di un’iniziativa finanziata dal progetto europeo di ricerca Horizon2020.

FLEXYNETS è il progetto europeo da 2 milioni di euro volto a sviluppare reti intelligenti di riscaldamento e raffreddamento. L’iniziativa, avviata giorni fa all’Accademia europea di Bolzano e che vivrà la sua fase testa a partire dal 2017, è finanziata dal programma europeo Horizon2020 e riunisce partner italiani, spagnoli, tedeschi e danesi.

A guidare FLEXYNETS l’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’EURAC. Gli esperti cercheranno di realizzare una rete di teleriscaldamento e teleraffrescamento che lavori a temperatura ambiente (dai 10°C ai 20°C), anziché intorno ai 90°C come avviene attualmente. E questo per impiegare anche l’energia fornita dalle macchine frigorifere di supermercati e magazzini frutta, e da diversi processi industriali.

L’idea è quella di sviluppare il teleriscaldamento e teleraffrescamento del futuro. Un sistema che non va a sostituirsi ma a integrarsi con quelli attuali e che permetterà di sfruttare insieme al calore generato, ad esempio, dai termovalorizzatori anche quello prodotto da processi diffusi nel tessuto cittadino e solitamente scartato’ ha spiegato in una nota stampa Roberto Fedrizzi, ricercatore dell’Istituto.

Le prime valutazioni effettuate stimano che l’impiego di teleriscaldamento a “temperatura ambiente” permetta di ridurre il consumo di energia per il riscaldamento degli edifici e dell’acqua sanitaria dell’80% e del 40% per il raffrescamento.