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Telecom Italia: Niel al 6,9%. Avviato lo smantellamento della quota

telecom italia

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Come anticipato in occasione dell’ufficializzazione dell’accordo con Vimpelcom e Hutchison, Xavier Niel – patron di Iliad – ha comunicato di aver ridotto le sue posizioni lunghe complessive sull’ex monopolista italiano dal 15% al 6,95%.
La quota è rappresentata per il 6,887% da una partecipazione potenziale e per lo 0,067% da altre posizioni lunghe con regolamento in contanti.

Nelle scorse settimane, Iliad ha stretto un accordo con i proprietri di Wind e 3 Italia per l’acquisizione degli asset che le due società dovranno cedere per ottenere il via libera della Ue alla fusione. In questo modo Niel potrà creare il quarto operatore mobile operativo sul mercato e placare in questo modo i timori della Ue circa gli effetti del merger sulla competitività e sui prezzi praticati ai consumatori.

La notizia dell’arrivo di Niel e dello smantellamento della sua quota in Telecom aveva causato il crollo del titolo dell’ex monopolista, che però da ieri sta continuando a guadagnare punti sulla scia delle previsioni positive sui conti del primo semestre, che saranno presentati il 26 luglio. Dopo Mediobanca, oggi anche gli analisti di Equita Sim raccomandano di acquistare le azioni, indicando un target price a 1,28 euro.
Per Equita Sim, l’impatto dell’arrivo del nuovo competitor è stato sopravvalutato e “il ritorno ai numeri sarà un catalyst positivo per il titolo dopo” le speculazioni dei giorni scorsi.
Quanto ai risultati, secondo gli analisti saranno ‘incoraggianti’ con un ebitda domestico organico che dovrebbe progredire rispetto al calo del 5,2% del primo trimestre, registrando un ribasso limitato all’1% e un fatturato intorno a 4,6 miliardi di euro.
Qualche miglioramento è atteso anche in Brasile, dove l’Ebitda dovrebbe migliorare rispetto al -16% dei primi tre mesi del 2016.

Telecom intanto, fanno sapere i sindacati, ha sottoscritto un importante accordo che prevede il rientro in Tim Spa dei circa 3500 lavoratori dell’Informatica facenti capo alla controllata Telecom Italia Information Technology srl (TIIT). L’operazione, che riconosce la strategicità della funzione IT per la trasformazione perseguita dall’azienda verso la Digital Telco, prevede la fusione per incorporazione di TIIT in TIM SpA e si completerà entro il 2016.

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