L'invito

Tecnologie pulite, bando UE da 100 milioni di euro. Come partecipare

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I progetti dovranno essere centrati sulle fonti energetiche rinnovabili, sulla decarbonizzazione delle industrie più energivore, sulle tecnologie CCSU, cioè per la cattura, lo stoccaggio e il riuso della CO2. Domande fino al 19 settembre 2023.

Il bando Ue per le clean tech

L’Unione europea punta da tempo sulla neutralità climatica da realizzare entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo è necessario portare l’industria delle tecnologie pulite (clean technologies) al 40% del mercato comune europeo, al massimo per la fine del decennio.

Grazie a questo provvedimento si potranno iniziare a produrre apparecchiature chiave per accelerare il percorso di decarbonizzazione e la transizione energetica.

La Commissione europea ha appena lanciato il terzo invito a presentare progetti su piccola scala nell’ambito del Fondo per l’Innovazione (Innovation Fund), con un bando a 100 milioni di euro per progetti su piccola scala con una spesa in conto capitale compresa tra 2,5 e 7,5 milioni di euro.

C’è tempo fino al 19 settembre 2023.

I progetti dovranno essere centrati sulle fonti energetiche rinnovabili, sulla decarbonizzazione delle industrie più energivore, sulle tecnologie CCSU, cioè per la cattura, lo stoccaggio e il riuso della CO2.

Le diverse tecnologie in fase di sviluppo ci aiuteranno a ridurre le emissioni ea stimolare l’occupazione e la crescita in Europa. Il Fondo per l’innovazione contribuirà a portarle sul mercato. I progetti innovativi su piccola scala di oggi potranno rivoluzionare il modus operandi di intere industrie di domani”, ha commentato in una nota Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo.

Nelle prime due edizioni l’Innovation Fund ha assegnato risorse per 171 milioni di euro a sostegno di 47 iniziative.

Il ruolo dell’Innovation Fund per accelerare la transizione green europea

Il fondo finanzierà fino al 60% della spesa totale di ogni proposta progettuale in caso venisse selezionata. Il fine ultimo è favorire la sopravvivenza di piccole imprese impegnate nello sviluppo di soluzioni tecnologiche pionieristiche, così da aiutarle ad entrare nel mercato evitando i classici rischi della commercializzazione.

Maggiore il potenziale di abbattimento delle emissioni di gas serra di un progetto (rispetto alle tecnologie convenzionali), maggiori le probabilità di essere selezionato e quindi finanziato. Ma otterranno punteggi alti tutti quei progetti che mostrano maturità tecnologica, efficienza energetica, alto contenuto innovativo e che consenta ampie ricadute positive sul territorio.

Finanziato con i proventi della vendita all’asta delle quote di emissioni del sistema ETS (Emissions Trading Scheme), quest’invito stimolerà ulteriormente la diffusione di soluzioni industriali per decarbonizzare l’Europa.

Le domande possono essere presentate sul portale “Finanziamenti e Gare” dell’UE (portale UE delle opportunità di finanziamento e di appalto), dove sono disponibili informazioni sulla procedura. I candidati saranno informati dei risultati della valutazione nel primo trimestre del 2024 e le sovvenzioni per i progetti vincitori dovrebbero essere concesse nel giugno dello stesso anno.