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Tech, New York è la città migliore al mondo per fare business

Savills PLC, fornitore globale di servizi immobiliari quotato alla Borsa di Londra, ha redatto una speciale classifica per stabilire qual è la città migliore al mondo per avviare un’attività tecnologica.

La multinazionale inglese ha classificato diverse città in base al contesto imprenditoriale, all’ambiente tecnologico, al buzz & wellness della città, al pool di talenti, ai costi immobiliari e alla efficienza della mobilità per determinare quale sia l’ambiente migliore per il settore tecnologico. Ecco la top 4

1. New York

New York è emersa come la città migliore al mondo per avviare un business tecnologico. L’ambiente imprenditoriale, il pool di talenti, lo stile di vita e l’efficienza del trasporto della città ne fanno un luogo ideale per fondare un’azienda tecnologica.

Con giganti come IBM e Verizon all’interno della city, la città ha un ecosistema di startup del valore di 71 miliardi di dollari e oltre 326.000 posti di lavoro nel settore tech.

Anche Google e Apple si stanno cercando di espandere in città. Amazon ha annunciato a novembre i piani per costruire un ufficio hub nel quartiere di Queens di Long Island per ospitare 25.000 nuovi dipendenti.

2. San Francisco

Come sede della Silicon Valley, non sorprende il fatto che San Francisco si collochi nel podio della speciale classifica. Tuttavia, alcuni ritengono che il periodo di massimo splendore della Silicon Valley potrebbe essere in via di estinzione, a causa dei prezzi troppo alti che fanno sì che molte nuove start-up considerino altre città più economiche.

Un fattore che impedisce alla città di rivendicare il primo posto è il fatto che ha i costi di co-working più alti del mondo. Con le aziende che ripensano sempre più i loro ambienti di lavoro, la capacità di lavorare al di fuori di un ufficio tradizionale è una considerazione chiave per le imprese emergenti.

3. Londra

Per la prima volta, Savills ha misurato la “mobilità” come parte della classifica Tech Cities, e il sistema di trasporto di Londra ha ottenuto il punteggio migliore.

Rimane da vedere se la Brexit danneggerà le prospettive di business tech di Londra, ma per ora è il centro tecnologico dominante in Europa con un investimento di Venture Capital (VC) tre volte più alto di quello di Parigi nel 2018.

Tuttavia, anche se Nicky Wightman, Director Global Occupier Trends di Savills, ritiene che Londra stia andando bene per ora, presto però potrebbe avere una forte concorrenza da parte delle città asiatiche:

Mentre Londra è la migliore per mobilità, è inferiore a quella che dovrebbe essere sui metodi di trasporto condivisi e potrebbe prendere lezioni su come farlo meglio dalle città asiatiche. Viceversa, le città tecnologiche asiatiche e statunitensi possono imparare lezioni da Londra e da altri centri tecnologici europei su come migliorare la qualità delle infrastrutture urbane e rendere le loro reti di trasporto più sostenibili “.

4. Amsterdam

L’altra città europea a diventare la top five è stata Amsterdam, con la sua scena di startup tecnologiche in pieno boom negli ultimi anni. Secondo The Next Web, nel 2018 le startup olandesi hanno raccolto oltre 750 milioni di euro in investimenti.

Nominata la migliore città tecnologica europea (al pari di Londra) per lavorare a causa degli stipendi alti e della buona qualità della vita di cui godono i residenti della città, Savills ha classificato la città per il suo ambiente imprenditoriale e la sua mobilità, e la città ha anche ricevuto riconoscimenti per le sue reti ciclabili, la pedonabilità e la mancanza di inquinamento atmosferico.

L’ascesa delle tech cities cinesi

Le città tecnologiche cinesi sono aumentate rapidamente attraverso le classifiche negli ultimi anni, in parte a causa di una maggiore quota di investimenti Venture Capital (VC) rispetto alle città degli Stati Uniti.

Paul Tostevin, Associate Director – Research di Savills e capo ricercatore di Tech Cities ha dichiarato: “Una delle tendenze più interessanti che abbiamo notato negli ultimi due anni è l’ascesa delle Tech Cities in Cina.

“Dal 2012 la quota delle città USA per investimento di VC nelle 30 città tecnologiche – continua Tostevin – è passata dal 40% al 28%, mentre le città cinesi hanno visto aumentare la loro quota dall’11% al 36% nello stesso periodo. Pechino ha di gran lunga il più grande investimenti di VC, ma la nostra classifica pone Shanghai al primo posto tra le città cinesi, grazie a un ambiente di business internazionale e al miglioramento della qualità della vita dei residenti cresciuto negli ultimi anni“.

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