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Taglio del gas in Italia dalla Russia: ma si potrebbe vivere senza?

Torna d’attualità il tema del prezzo del gas all’ingrosso e il suo effetto sulle bollette di famiglie e imprese. Il recente taglio delle forniture di gas naturale dalla Russia per l’Italia ed altri Paesi europei ha portato ad un rapido aumento del costo all’ingrosso della materia prima, come conferma la crescita dell’indice TTF, vero e proprio punto di riferimento per lo scambio di gas in Europa.

Nelle ultime settimane, infatti, l’indice TTF è tornato a crescere, superando quota 100 euro al megawattora e arrivando fino a 120-130 euro con un rincari superiore al 50% rispetto alle quotazioni delle settimane precedente ed in linea con i valori registrati nel corso del mese di marzo scorso, poche settimane dopo il picco raggiunto a seguito della guerra in Ucraina.

In UE, intanto, si sta valutando l’applicazione di un tetto al prezzo del gas (da fissare intorno a quota 80-90 euro al megawattora ma solo per il gas importato dalla Russia). Nel frattempo, c’è da tenere d’occhio la questione degli stoccaggi in vista della stagione invernale che rischia di tramutarsi in una nuova stangata per gli utenti finali che stanno pagando a caro questo l’instabilità geo-politica e del mercato energetico.

A seguito dei nuovi aumenti e in vista di un inverno che si prospetta molto difficile, in molti si chiedono se si può vivere senza gas oppure se affidarsi al gas è indispensabile. Per rispondere a tale quesito è possibile analizzare la questione da due punti di vita. A livello domestico, infatti, è possibile dire addio al gas. Su scala nazionale, a causa del ruolo del gas per la produzione di energia elettrica oltre che per le varie forniture industriali, l’addio sarebbe impossibile.

Ecco i dettagli:

Vivere senza gas in casa: ecco come fare

Per poter abbandonare del tutto il gas naturale in casa (con la disattivazione della fornitura e del contatore e l’azzeramento della spesa per le bollette del gas) è necessario trovare le soluzioni alternative a quelle che sono le tre modalità d’uso della materia prima: il riscaldamento domestico, la produzione di acqua calda sanitaria e la cottura.

Per tutte e tre le modalità d’uso c’è la possibilità di trovare soluzioni alternative in grado di garantire agli utenti domestici l’addio definitivo al gas. Per quanto riguarda la cottura, ad esempio, si può puntare su piani ad induzione e forniti elettrici che permettono di abbandonare completamente l’utilizzo del gas per la cottura.

Per il riscaldamento domestico, invece, le alternative al gas naturale non mancano di certo. È possibile, infatti, sfruttare sistemi alimentati direttamente da energia elettrica oppure da combustibili alternativi (come le caldaie o le stufe a pellet). Tutte queste soluzioni sono delle valide alternative e permettono di eliminare del tutto l’utilizzo della caldaia a gas per riscaldare casa durante i mesi invernali.

Discorso simile anche per il riscaldamento dell’acqua. Per produrre acqua calda sanitaria, infatti, è possibile affidarsi a sistemi elettrici, come il tradizionale scaldabagno elettrico, oppure a soluzioni alternative che sfruttano combustibili diversi dal gas naturale e meno soggetti alle oscillazioni di prezzo che si stanno registrando in questi mesi.

Tutte queste soluzioni consentono di vivere senza gas in casa. Affidandosi all’energia elettrica per rimpiazzare il gas, inoltre, sarà possibile valutare il ricorso a sistemi di autoproduzione di energia tramite il fotovoltaico. Chi ha la possibilità e gli spazi per investire nel fotovoltaico, infatti, potrà ottenere una riduzione significativa dei consumi e della spesa, sia nel breve che nel lungo periodo, soprattutto considerando la forte crescita del prezzo delle materie prime.

L’obiettivo è ridurre il costo dell’energia elettrica

Scegliendo di sostituire il gas naturale con soluzioni che sfruttano l’energia elettrica (per riscaldare casa, produrre acqua calda e per la cottura) è necessario mettere in conto un aumento dei consumi di elettricità. Di conseguenza, per poter minimizzare la spesa per la bolletta della luce diventa fondamentale sfruttare tutte le soluzioni a disposizione per ridurre al minimo il costo dell’energia elettrica.

La scelta migliore, in questo caso, è legata all’attivazione delle tariffe più vantaggiose del Mercato Libero che offrono notevoli margini di risparmio rispetto al Mercato Tutelato. Con un prezzo più basso dell’energia, infatti, sarà possibile minimizzare le bollette e dire addio al gas naturale in casa in modo più sereno e conveniente.

Per individuare l’offerta più vantaggiosa è possibile affidarsi al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce, disponibile anche tramite l’App di SOStariffe.it per dispositivi Android ed iOS. La comparazione funziona in modo davvero semplice. È sufficiente, infatti, inserire una stima del proprio consumo annuo per ottenere subito una stima precisa della spesa legata all’attivazione di ogni singola tariffa.

Il dato relativo al consumo annuo può essere recuperato dalla bolletta oppure può essere stimato tramite l’apposito tool di calcolo integrato nel comparatore. Basteranno pochi click per individuare l’offerta giusta da attivare per minimizzare il costo dell’energia elettrica e, quindi, la spesa in bolletta, dicendo addio al gas naturale in casa.

Da notare, inoltre, che è possibile valutare l’attivazione di una tariffa bioraria o trioraria, in sostituzione delle offerte monorarie che presentano un prezzo dell’energia indipendente dall’orario di utilizzo. Con una tariffa bioraria o trioraria, infatti, l’energia elettrica costa di meno nelle ore serali e nei week end.

Concentrano i consumi in queste fasce orarie, quindi, sarà possibile massimizzare il risparmio grazie alla possibilità di sfruttare un prezzo più basso dell’energia. Una volta individuata l’offerta giusta, l’utente potrà completarne l’attivazione online, raggiungendo il sito del fornitore direttamente dal comparatore di SOStariffe.it e seguendo una rapida procedura di attivazione, sempre gratuita.

Per attivare una nuova tariffa per l’energia elettrica è sufficiente avere a disposizione i dati anagrafici dell’intestatario e il codice POD della fornitura (riportato in bolletta). L’attivazione della tariffa richiederà alcune settimane per il completamento ma, durante questo processo, è sempre garantita la continuità della fornitura e non sarà necessario cambiare il contatore.

Tagliare la bolletta senza rinunciare al gas

Un’altra opzione da considerare per l’utilizzo dell’energia in casa è rappresentata dalla riduzione dei consumi di gas, con il passaggio parziale e non integrale alle soluzioni alternative illustrate in precedenza (ad esempio è possibile utilizzare un sistema di riscaldamento alimentato dall’energia elettrica ma continuare a usare il gas per la cottura).

Per risparmiare, in questi casi, è fondamentale ridurre il costo del gas naturale, esattamente come visto nel paragrafo precedente per l’energia elettrica. Anche in questo caso, la riduzione del costo del gas passa per la scelta delle migliori offerte disponibili sul Mercato Libero. Affidandosi al comparatore di SOStariffe.it per offerte gas è, quindi, possibile scegliere con precisione le tariffe giuste da attivare per massimizzare i vantaggi.

Per scegliere l’offerta più conveniente basta inserire una stima del proprio consumo annuo di gas (anche in questo caso il dato è riportato in bolletta ma può essere calcolato tramite il tool integrato nel comparatore).

Successivamente, basterà seguire una semplice procedura di attivazione online per sfruttare una tariffa più vantaggiosa e minimizzare la spesa. Per attivare una nuova tariffa servono i dati dell’intestatario del contratto ed il codice PDR, identificativo della fornitura, riportato in bolletta.

Abbassando sia il costo dell’energia elettrica che quello del gas è possibile ottenere un notevole risparmio sulle bollette, evitando il più possibile i rincari che stanno colpendo il mercato energetico in tutta Europa.

Vivere senza gas in Italia: il nostro Paese non può ancora rinunciare a questa materia prima

Il tentativo in corso di ridurre la dipendenza dal gas russo non comporterà una riduzione della dipendenza dal gas naturale ma l’individuazione di fonti alternative per la fornitura. Attualmente, infatti, l’Italia non può ancora vivere senza gas. Questa materia prima è fondamentale per poter alimentare milioni di case connesse alla rete di distribuzione nazionale oltre che le tante forniture industriali che hanno bisogno di gas naturale.

Da notare, inoltre, che il gas viene utilizzato anche per produrre energia elettrica. Si tratta di una delle principali materie prime utilizzate per soddisfare il fabbisogno energetico di energia elettrica italiano. Prima della guerra in Ucraina, più del 40% dell’energia elettrica utilizzata in Italia era prodotta tramite gas naturale. Il “peso” di questa materia prima è, quindi, ancora troppo grande per poter essere eliminata del tutto.

Nel corso del prossimo futuro, in ogni caso, l’Italia punterà sempre di più sulle rinnovabili per coprire il fabbisogno di energia elettrica. La crescita della produzione di energia elettrica tramite fonti rinnovabili è fondamentale per garantire una riduzione della dipendenza dal gas e, più in generale, dai combustibili fossili. In questo modo, infatti, è possibile ridurre drasticamente le emissioni.

La strada è ancora lunga e nel corso dei prossimi anni sarà ancora necessario affidarsi al gas naturale. In futuro, però, il peso del gas e dei combustibili fossili è destinato a ridursi per fare spazio ad un ricorso maggiore alle rinnovabili.

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