Il Piano

Sviluppo sostenibile, il Piano della scuola italiana per l’Agenda 2030 dell’Onu

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La Ministra Valeria Fedeli: “Il sapere è elemento trasversale per il cambiamento: migliora conoscenze, competenze, stili di vita. Diffonde modelli virtuosi di produzione e consumo sostenibili e una cittadinanza consapevole e attiva”

Nel settembre 2015, i governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni unite hanno sottoscritto uno dei più ambiziosi programmi d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità collettiva che ha preso il nome di Agenda 2030.

Zero povertà, fine della fame nel mondo, salute e benessere per tutti, istruzione di qualità per ogni uomo, donna e bambino/bambina, uguaglianza di genere, il diritto di bere acqua pulita, promozione di cura e igiene del corpo e dell’ambiente in cui si vive, energia pulita, lavoro, case, stop alle disuguaglianze, città intelligenti e comunità sostenibili, sono alcuni dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda.

Il “Piano di Educazione alla Sostenibilità”, presentato la scorsa settimana al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dalla Ministra Valeria Fedeli, si basa quasi completamente sul punto 4 dell’Agenda, subito dopo povertà, fame e salute, ovviamente dedicato all’istruzione e all’educazione di qualità: “il Piano di Educazione alla Sostenibilità, primo contributo strutturato dei Ministeri per l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. Uno dei primi atti dal mio insediamento è stata la creazione del Gruppo di lavoro che ha prodotto questo importante documento. Scuola, università e mondo della ricerca sono centrali nella promozione di forme di sviluppo sostenibile”.

Il sapere è elemento trasversale per il cambiamento: migliora conoscenze, competenze, stili di vita. Diffonde modelli virtuosi di produzione e consumo sostenibili e una cittadinanza consapevole e attiva”, ha dichiarato la Ministra.

Investire sulle nuove generazioni, le cittadine e i cittadini del domani, vuol dire agire sul lungo periodo per far sì che passi in maniera radicale questo cambiamento di paradigma. L’Agenda 2030 pone come quarto obiettivo l’educazione di qualità. Stiamo agendo e continueremo a farlo per conseguire questo risultato”, ha precisato Fedeli.

Ma siamo convinti che il Miur, in quanto Ministero cui spetta il compito di scegliere strategicamente nel campo dell’educazione e dell’istruzione, possa essere vettore per diffondere la sostenibilità in ogni campo della società e sostenerla dal punto di vista culturale e tecnologico. Il Piano presentato oggi risponde a questa volontà e a questa visione”.

Sono 20 le azioni iniziali delineate nel Piano, riguardanti tutto lo spettro di attività del Ministero. Sono raggruppate in quattro macro-aree: strutture ed edilizia; didattica e formazione delle e dei docenti; università e ricerca; informazione e comunicazione.

Tra queste troviamo la sostenibilità degli edifici, i poli innovativi per l’infanzia, gli arredi innovativi, interventi di efficientamento energetico (a cui andranno 5 milioni di euro), un protocollo per l’Alternanza scuola-lavoro con ENEA.

Il video di presentazione del Piano: