nota diplomatica

Sverginità, a che età si finisce a letto insieme?

di James Hansen |

Il crollo del concetto di “verginità” femminile ha aperto le porte in Occidente alla liberazione sessuale. In Italia viene meno il doppio standard di genere in tema di primi rapporti.

James Hansen

L’Italia è una nazione a modo suo conservatrice, contenta tutto sommato dei propri usi e costumi. È arrivata tardi alla rivoluzione sessuale che ha scosso l’Occidente a partire dagli anni Sessanta e il paese tuttora resiste agli eccessi culturali e linguistici dell’arcobaleno LGBTQA+ anglosassone.

In genere, dovendo stabilire una sorta di momento di svolta, gli studiosi della liberazione sessuale tendono a contare il suo avvento partendo dal crollo in molti paesi dell’istituzione della verginità femminile. Un recente e approfondito studio fa coincidere questo fenomeno in Italia con l’inizio del Millennio, quando l’età media femminile della “prima volta” ha cominciato ad avvicinarsi a quella maschile.

Secondo i dati presentati nella ricerca Diverse pathways in young Italians’ entrance into sexual life dei demografi Valentina Tocchioni, Marcantonio Caltabiano e Silvia Maggiolaro—rispettivamente delle Università di Firenze, Messina e Padova—l’Italia è stata lungamente un paese “archetipo” del double standard, che giudicava in maniera molto diversa l’attività sessuale delle donne rispetto a quella degli uomini. È noto il luogo comune per cui i padri, o altri parenti maschili, una volta accompagnavano i figli al bordello locale per ‘iniziarli’ alla vita sessuale. Ovviamente non esisteva nessuna usanza paragonabile nel caso delle femmine…

Secondo i dati presentati, nella fascia d’età più anziana —i nati tra il 1937 e il 1946—l’età media del primo rapporto sessuale risulterebbe essere 18,5 anni per i maschi e circa 21 anni per le donne. Per i maschi il primo rapporto si sarebbe per l’appunto “tipicamente” svolto con una donna più grande e di “maggiore esperienza”, mentre per le donne la prima esperienza “solitamente avveniva”) dopo il matrimonio, o poco prima con il futuro sposo”.

Per i ricercatori: “Fino agli anni 2000, la prima relazione sentimentale seria e la prima esperienza sessuale proseguivano a essere molto distanziate per le donne. In contrasto, parecchi maschi giovani continuavano a fare la prima esperienza sessuale senza avere una partner stabile”.

Poi, nel corso del decennio successivo, sarebbe emersa una tendenziale convergenza tra i due sessi, sia nella differenza di età tra i maschi e femmine per il primo rapporto completo—scesa a meno di un anno—sia per quanto riguarda il contesto sentimentale, con l’arrivo di ciò che i ricercatori chiamano un nuovo “regime egualitario”, che vedeva anche i maschi perlopiù romanticamente coinvolti col primo partner e non più ‘iniziati’ da una professionista…

Certo, la nuova via cancella l’aspetto folcloristico della ‘deflorazione’ più o meno rituale, il lenzuolo insanguinato della primae noctis steso dal balcone o la classica fuitina per risolvere un amore contestato, ma forse privilegia maggiormente l’elemento ‘amore’…