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Svelato il segreto della “kryptonite terrestre”. La Jadarite può alimentare batterie e veicoli al pari del litio

È conosciuta per la sua somiglianza con la kryptonite dei film di Superman, ma la jadarite, un raro minerale scoperto nel 2004 in Serbia, potrebbe rivelarsi una delle chiavi per accelerare la transizione digitale ed energetica globale. Un nuovo studio pubblicato su Nature Geoscience ha finalmente svelato il mistero della sua formazione, gettando nuova luce sulle condizioni geologiche straordinariamente specifiche che ne consentono la nascita. Più nel dettaglio, la ricerca è frutto del lavoro di un team di ricercatori del Museo di Storia Naturale di Londra, guidati dal geologo italiano Francesco Putzolu

Facilmente estraibile

La jadarite, descritta per la prima volta proprio dagli scienziati del museo londinese, ha acquisito crescente importanza economica e ambientale in quanto contiene elevate concentrazioni di litio e può essere estratta con un impatto energetico inferiore rispetto ad altri minerali tradizionali, come lo spodumene.

Un minerale prezioso per batterie e rinnovabili

Scoperta nei pressi del fiume Jadar (da cui prende il nome) dalla compagnia mineraria Rio Tinto, la jadarite ha quindi un alto potenziale per sostituire il litio nella realizzazione di batterie ricaricabili, veicoli elettrici e sistemi di accumulo per le energie rinnovabili

La sua particolare composizione chimica, idrossido silicato di sodio litio boro, è talmente simile a quella della kryptonite cinematografica da aver attirato fin da subito l’attenzione del pubblico e degli scienziati. A differenza del minerale immaginario, però, la jadarite è bianca, priva di fluoro e decisamente terrestre.

Una ricetta unica

Secondo lo studio, la formazione della jadarite richiede una combinazione estremamente rara di condizioni geologiche. È, infatti, necessaria un’interazione precisa tra laghi alcalini ricchi di metalli, vetro vulcanico contenente litio e la trasformazione di minerali argillosi in strutture cristalline particolarmente insolite.

Come per una torta, ogni ingrediente deve essere perfettamente dosato – ha dichiarato Putzolu. Se qualcosa è fuori equilibrio, se l’ambiente è troppo acido o la temperatura non è quella giusta, la jadarite semplicemente non si forma. I criteri sono così stringenti che finora non li abbiamo osservati in nessun’altra parte del pianeta” .

Considerando la crescente domanda di litio per alimentare le tecnologie legate alle energie rinnovabili – aggiunge Robin Armstrong, co-autore dello studio – la jadarite rappresenta una risorsa dal potenziale enorme. Comprendere come si forma ci permette di avvicinarci all’identificazione di nuovi giacimenti, anche attraverso simulazioni in laboratorio”.

Il potenziale per la transizione energetica

Questa “ricetta unica”, come l’hanno ribattezzata i ricercatori, spiega perché la jadarite sia stata finora rinvenuta solo nella valle del Jadar, dove si stima ci siano oltre 136 milioni di tonnellate di minerale. E proprio la decodifica di questo processo potrebbe rivelarsi cruciale per individuare nuovi giacimenti altrove nel mondo.

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