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Super Bollette acqua e gas e legge di stabilità 2018: lo stop ai maxi-conguagli

Uno dei principali problemi che i consumatori devono affrontare nell’accesso ai servizi fondamentali come l’energia elettrica, il gas naturale e l’acqua per uso domestico è rappresentato dai maxi-conguagli, un fenomeno che negli ultimi anni ha registrato un vero e proprio picco e che la recente Legge di Stabilità ha cercato di contenere, andando a proteggere i diritti e le tasche dei consumatori.

Prima di entrare nei dettagli della questione, ricordiamo che l’unica strada che i consumatori possono percorrere per contenere le bollette energetiche, senza andare a tagliare i consumi, è rappresentata dall’attivazione delle migliori offerte luce ed offerte gas disponibili sul mercato libero e raccolte dal comparatore di SosTariffe.it. Da notare, inoltre, che, in assenza dei contatori telegestiti (molto rari per quanto riguarda le forniture di gas naturale) è fondamentale effettuare periodicamente l’autolettura assicurandosi così che le bollette risultino il più precise possibili ed evitando il rischio di maxi-conguagli.

Torniamo ora alla questione legata alle “super bollette”. La Legge di Stabilità 2018 va a stoppare i maxi-conguagli impedendo ai fornitori di luce, gas ed acqua di pretendere conguagli per consumi registrati più di due anni prima dell’invio della bolletta stessa. Spesso, infatti, i fornitori inviavano bollette da capogiro che contenevano importi legati a consumi di diversi anni. La nuova normativa vigente, quindi, pone un limite ben preciso vietando di considerare nel calcolo dell’importo complessivo della bolletta i consumi registrati più di due anni fa.

Questa sorta di “prescrizione” delle bollette superati i due anni riguarda sia la componente legata al consumo effettivo (su cui gli utenti possono intervenire, per luce e gas, attivando le tariffe più vantaggiose) che la componente “fissa”, che al suo interno comprende varie voci e che è legata all’esistenza di una fornitura attiva.

Come specificato recentemente dall’ARERA, l’Autorità per l’energia, i fornitori non possono richiedere maxi-conguagli legati a consumi di più di due anni fa e la “prescrizione” per le bollette vale anche per le componenti fisse e non solo per le componenti variabili, ovvero legate al consumo effettivamente registrato dall’utente.

I consumatori che ricevono delle maxi-bollette devono subito attivarsi per andare a tutelare i propri diritti, assicurandosi che il calcolo eseguito dal proprio fornitore sia corretto sulla base delle recenti novità normative che, di fatto, hanno modificato radicalmente la struttura dei conguagli ponendo un limite ben preciso per i consumatori.

Il primo passo per tutelarsi contro le maxi-bollette è rappresentato dai servizi offerti dalle varie associazioni che tutelano i consumatori. Affidandosi ad un’associazione di questo tipo, infatti, è possibile avviare un processo di verifica dell’importo della bolletta ed, in particolare, del maxi-conguaglio. Nel caso l’importo fatturato non rispetti le normative vigenti, il consumatore non è tenuto al pagamento.

In questo caso, sarà necessario presentare un reclamo scritto al proprio fornitore evidenziando gli errori presenti in fattura. L’Autorità offre anche un servizio di Conciliazione che ha lo scopo di risolvere, in modo completo e con la massima rapidità, le situazioni di questo tipo che, considerando il comportamento di alcuni fornitori ed il recente cambio normativo, possono risultare anche molto frequenti.

In generale, quindi, è fondamentale prestare sempre molta attenzione all’importo delle bollette ed al modo in cui tale importo viene calcolato. Non tutti i conguagli in bolletta, infatti, sono leciti e rispettano la normativa vigente in materia.

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