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Suffragette

Suffragette poster

2015 – Gran Bretagna, Francia

È un film che si muove a metà tra passato e presente questo Suffragette, una produzione inglese, un film che parla della lotta delle donne, iniziata con la conquista del voto. Il film comincia a Londra nel 1903. Qui, sotto la guida di Emmeline Pankhurst, le donne inglesi danno vita a un’aspra lotta per ottenere il suffragio universale. È un momento in cui numerose donne sono utilizzate in lavori manuali pesanti, viene loro richiesto di dedicarsi ad attività professionali senza una adeguata contropartita. Le donne sono escluse dal voto, dalla partecipazione alla vita civile e sociale, e anche all’interno della famiglia sono sottoposte agli ordini del marito, con poche possibilità di cambiare ciò che viene loro imposto. È il momento in cui operaie, borghesi, ragazze nubili, ma anche madri di famiglia si organizzano in comitati e scendono in piazza per rivendicare diritti non più rinviabili. La protesta si allarga a macchia d’olio, e si esplica in cariche di polizia, indagini, arresti e diffamatorie campagne di stampa.

Pur parlando di fatti reali e tutti documentati, la storia di Suffragette prende le mosse da Maud Watts, operaia in un fabbrica tessile di Londra con 13 ore di lavoro al giorno sulle spalle. La lavanderia procura aria rarefatta, il rischio di infezioni è quotidiano, e solo per caso succede che Maud si ritrova un giorno al centro di un manifestazione nelle quale le suffragette stanno spaccando le vetrine dei grandi magazzini. È l’inizio di una vicenda che si concluderà solo pochi anni dopo, con la concessione del voto aperto a tutti.  Il termine “suffragetta” è stato coniato dalla stampa britannica con un preciso intento derisorio per indicare le attiviste del movimento a favore del suffragio universale. “Eravamo interessate – dice la regista Sarah Gavron – a raccontare la storia di una donna comune che nel 1912 lavorava, e lavorava sodo. Abbiamo svolto ricerche approfondite, studiato attentamente diari e memoriali inediti, registri della polizia e testi accademici. Poi abbiamo creato il personaggio composito e fittizio di Maud… Il suo percorso così si intreccia con quello di figure storiche chiave come Emmeline Pankhurst, Emily Wilding Davison, David Lloyd George”.

Nel ruolo di Maud c’è Carey Mulligan, vincitrice di un premio BAFTA (l’Oscar britannico) e candidata all’Academy Award nel 2010 per An Education di Lone Scherfig.  L’attrice è rimasta sbigottita quando si è resa conto di quante cose non sapesse sul conto delle Suffragette. ‘Nessuno che io conosca sa dei loro scioperi della fame, né degli attacchi più eclatanti che alcune esponenti hanno compiuto in gallerie d’arte e altri edifici pubblici. Io ignoravo tutte queste cose prima di entrare a far parte del progetto e iniziare a documentarmi’, riconosce Carey. ‘Conoscevo la versione edulcorata imparata a scuola, immagini di donne con cappelli e fusciacche che marciano per le strade cantando allegre e bevendo il tè. Non avevo la minima idea della realtà di quello che hanno passato’.

Da notare che le attrici (tra cui Meryl Streep nel ruolo di contorno, ma determinante, di Emmeline Pankhurst) sono state coinvolte tutte insieme per qualche settimana prima dell’inizio del riprese per tenerle più strette al processo di elaborazione dei personaggi e dei ruoli. Ad interpretare Edith, una farmacista borghese costretta a permettere al suo meno qualificato marito di dirigere la loro attività c’è Helena Bonham Carter, anche lei candidata varie volte ai premi Oscar, ai Golden Globe e vincitrice di un BAFTA nel 2011 per la sua interpretazione ne Il discorso del re di Tom Hooper. Una curiosità: nella vita reale, il bisnonno dell’attrice era Lord Herbert H. Asquith, Primo Ministro all’epoca dello svolgimento degli eventi descritti nel film e, per molti aspetti, la nemesi del movimento delle Suffragette.

Regia: Sarah Gavron

Attori: Carey Mulligan (Maud Watts), Helena Bonham Carter (Edith Ellyn), Brendan Gleeson (Ispettore Arthur Steed), Anne-Marie Duff (Violet Miller), Ben Whishaw (Sonny Watts), Romola Garai (Alice Haughton), Meryl Streep (Emmeline Pankhurst)

Sceneggiatura: Abi Morgan

Fotografia: Eduard Grau

Musiche: Alexandre Desplat

Montaggio: Barney Pilling

Scenografia: Alice Normington

Costumi: Jane Petrie

 

Durata: 106’

Genere: Drammatico

Data di uscita in sala: 3 marzo 2016

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