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Streaming, è guerra aperta tra Spotify e Apple

E’ guerra aperta tra Spotify e Apple. La piattaforma svedese di musica in streaming ha annunciato che entro la prossima settimana anche in video sbarcheranno su Spotify.

Una notizia che destabilizza i competitor.

E ancora. Mercoledì scorso il gruppo ha detto di aver acquistato due startup, Soundwave e Cord Project, mentre Apple lunedì ha avviato la fusione tra iTunes Radio e Apple Music.

Il mercato è in pieno fermento.

Soundwave è un’azienda lanciata a Dublino nel 2012 è offre un servizio di musica social che permette agli utenti di scoprire nuove canzoni e condividerle. A oggi l’app è stata scaricata 1,5 milioni di volte nel mondo.

Cord Project, nata nel 2004 a New York, lavora o prodotti audio destinati all’Internet of Things. Famosa per aver realizzato Cord, un’app per inviare messaggi vocali tra smartphone, tablet e orologi connessi.

Spotify ha subito negato di voler investire nell’IoT, ma una cosa è certa, questi acquisti testimoniano l’intensione del gruppo di rafforzarsi nelle funzioni social e di interazione tra gli utenti.

Ma come mai questo colpo d’accelerata? Spotify teme l’avanzata di Apple Music che nel giro di pochi mesi ha raccolto 10 milioni di abbonati e sta recuperando velocemente terreno. La fusione tra iTunes Radio e Apple Music segna poi un altro passo avanti. Il gruppo spinge per il servizio a pagamento (10 dollari al mese).

Spotify non vuole però farsi ostacolare nella sua corsa tant’è che la scorsa settimana ha chiuso una partnership con Genius, startup americana che offre un servizio che permette di annotare e inserire  testo in corrispondenza di foto o video.

Una serie di operazioni strategiche per cavalcare la forte crescita del mercato dello streaming.

 

Video musicali o altro?

Adesso il nuovo annunciato di Spotify e il lancio di contenuti video che saranno visibili accedendo all’app.

Il servizio sarà disponibile per ora solo in quattro Paesi – Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Svezia – e su tutti i dispostivi che usano il sistema operativo Android (Google) e iOS di Apple.

Il Ceo di Spotify, Daniel Ek, aveva anticipato già a maggio lo sbarco dei video sulla piattaforma ma non aveva dato una data certa, precisando però che erano in corso trattative con grandi broadcaster americani, la BBC e Media Group.

Adesso arriva la conferma.

Dai primi di febbraio gli utenti di Spotify potranno guardare anche i video.

Contenuti ad hoc

Per i video si preferiranno formati brevi, senza pubblicità, accessibili a tutti, quindi anche senza abbonamento, ma destinati agli amanti della musica che sono i maggiori clienti di Spotify.

Secondo alcune indiscrezioni, però, ci dovrebbero essere anche dei contenuti esclusivi realizzati appositamente per la piattaforma.

Spotify ha 75 milioni di utenti di cui 20 milioni sono abbonati.

Al momento l’obiettivo del gruppo è di offrire i video per allargare la propria audience e spingere gli utenti attuali a restare più a lungo sulla sua applicazione.

Video e musica online vanno ormai a braccetto. Spotify tenta di posizionarsi anche su questa fascia di mercato e chissà che in futuro non pensi anche a contenuti televisivi esclusivi così come ha già fatto l’altra piattaforma musicale di successo, Tidal.

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