Scatta la riforma, con regole più rigide, sul mercato del gas. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha infatti approvato il nuovo Regolamento che disciplina l’Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di gas naturale ai clienti finali, trasformandolo da semplice registro a requisito vincolante per poter operare nel settore.
D’ora in poi (e strano che non fosse così già prima), solo chi è in regola potrà vendere ai clienti finali. Più nel dettaglio, il provvedimento, elaborato dal MASE su proposta dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), fissa regole stringenti per l’iscrizione, la permanenza e, nei casi più gravi, l’esclusione delle aziende. L’obiettivo finale è garantire maggiore trasparenza, legalità, ma soprattutto tutelare i consumatori, con uno scudo contro truffe e operatori scorretti.
Procedimento di esclusione automatica
Tra le novità più importanti, un procedimento speciale di esclusione automatica in caso di gravi violazioni segnalate da ARERA, AGCM, Garante della Privacy o Agenzia delle Dogane. Una mossa che rientra tra gli impegni assunti dall’Italia nel PNRR, come sotto-milestone della Missione 1, Componente 2.
“Con questo regolamento facciamo un passo decisivo verso un mercato più trasparente e sicuro – ha dichiarato il ministro Pichetto –. L’iscrizione obbligatoria garantisce legalità e rafforza la fiducia nei confronti degli operatori, tutelando i cittadini da pratiche scorrette”.
Cosa cambia per le aziende
Il regolamento introduce requisiti tecnici, finanziari e di onorabilità per essere inseriti (e restare) nell’Elenco. Previste anche regole dettagliate per i controlli, le modalità di aggiornamento e la cancellazione in caso di irregolarità. Le aziende già operative avranno un periodo transitorio per adeguarsi e ottenere un’iscrizione provvisoria.
Entro 45 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, sarà adottato un decreto direttoriale per stabilire le modalità pratiche di iscrizione e gestione del nuovo Elenco, con il parere del Garante della Privacy.
Una misura tecnica, certo, ma dal forte impatto: più ordine nel mercato, più garanzie per gli utenti, e un nuovo tassello nella strategia italiana di riforma e modernizzazione dei servizi energetici.