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Stop agli smartphone anche alle superiori, scatta il divieto voluto da Valditara. La circolare

Niente più cellulari a scuola, nemmeno al liceo. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, alza il livello della sua battaglia contro l’uso degli smartphone in classe, estendendo il divieto già in vigore per elementari e medie anche agli studenti delle scuole superiori. Il provvedimento è stato ufficializzato con una circolare inviata ieri a tutti i dirigenti scolastici e ai coordinatori delle scuole paritarie.

L’intervento è ormai improcrastinabile”, scrive il ministro, “alla luce degli effetti negativi, ampiamente dimostrati dalla ricerca scientifica, che un uso eccessivo o scorretto dello smartphone può produrre sulla salute e sul rendimento scolastico degli adolescenti”.

Più attenzione in aula, meno distrazioni digitali

Con questa nuova stretta, cellulari banditi durante tutta la giornata scolastica, non solo nel corso delle lezioni. La decisione si basa su rapporti autorevoli, OCSE Pisa, OMS e Istituto Superiore di Sanità, che confermano il legame tra uso intensivo dello smartphone e calo delle prestazioni cognitive, aumento dell’ansia, disturbi del sonno e altre problematiche psico-fisiche.

Valditara non si limita al contesto nazionale. Nella circolare ricorda anche la sua proposta alla Commissione Europea, avanzata al Consiglio Istruzione Ue del 12 maggio, per un divieto coordinato a livello europeo.

Nuovi regolamenti e sanzioni per chi trasgredisce

La palla ora passa alle scuole: saranno i singoli istituti a decidere come far rispettare il divieto, ma il ministero chiede esplicitamente di aggiornare i regolamenti scolastici e il patto di corresponsabilità educativa. Previste sanzioni disciplinari per gli studenti che ignoreranno la nuova regola.

Non mancano le eccezioni

Il divieto non sarà rigido per tutti. Sarà infatti ancora consentito l’uso dello smartphone:

Via libera, naturalmente, a pc, tablet e lavagne elettroniche usati a fini didattici, che restano strumenti centrali nella scuola digitale.

Un segnale forte nel dibattito sull’educazione digitale

Con questa mossa, Valditara rafforza la sua posizione in un dibattito sempre più acceso, quello sul rapporto tra adolescenti e tecnologia, tra scuola e distrazioni digitali. Una decisione destinata a far discutere, tra favorevoli e contrari, ma che mira a rimettere al centro l’attenzione, la concentrazione e il benessere degli studenti.

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