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Stoccolma, dai nuovi progetti smart city i primi 1500 posti di lavoro

Stoccolma

Il progetto europeo “GrowSmarter compie un anno. Finanziato dall’Unione europea con 25 milioni di euro (programma Horizon 2020), la piattaforma smart city vede tre città pilota (Stoccolma, Colonia, Barcellona) impegnate nella realizzazione di progetti per l’efficienza energetica, le infrastrutture di nuova generazione e la mobilità sostenibile.

Si tratta di 12 soluzioni ‘smart’ per la crescita e lo sviluppo sostenibili a cui hanno dato il proprio sostegno partner industriali e del mondo accademico. Le iniziative hanno l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini, di dare impulso all’economia digitale e di assicurare efficienza e sostenibilità economica, ambientale e sociale.

Oltre l’aspetto meramente tecnologico, c’è infatti quello sociale (innovazione/inclusione) e quello economico, col fine di sviluppare modelli di business replicabili in ambito urbano. Partito lo scorso gennaio, il progetto “GrowSmarter” terminerà nel dicembre del 2019.

La Capitale della Svezia è una delle città più virtuose per la realizzazione di progetti dedicati alla riduzione dell’inquinamento e la promozione della low carbon economy. Il coordinatore svedese per l’iniziativa europea, Gustaf Landahl, intervistato da Cities Today, ha spiegato in che modo Stoccolma sta portando avanti le soluzioni smart city in ottica green e social: “Da sempre siamo interessati alla crescita sostenibile da un punto di vista ambientale e ad una maggiore partecipazione dei cittadini al governo dei processi innovativi”.

Per ognuna delle 12 soluzioni del progetto ‘GreenSmarter’ abbiamo cercato di sviluppare un modello economico efficace e replicabile, in grado di arrivare sul mercato ed essere redditizio per le imprese – ha commentato Landahl – in particolare, due sono gli obiettivi che vogliamo raggiungere: tagliare del 60% le emissioni di gas serra e creare 1500 nuovi posti di lavoro”.

Stoccolma già dal 1990 ad oggi ha ridotto le sue emissioni di CO2 del 25% e ha deciso di diventare città completamente fossil-fuel free (impatto ambientale quasi zero) entro il 2040, con il traguardo immediato di tagliare 3 tonnellate di Co2 per cittadino.

La Svezia investirà 546 milioni di dollari nei prossimi due anni sulle fonti energetiche rinnovabili, per l’implementazione e l’utilizzo diffuso, togliendo, allo stesso tempo, investimenti ed incentivi alle risorse fossili (petrolio, gas, carbone).

In particolare, il Paese scandinavo vuole generare la gran parte della sua energia dall’eolico, l’idrico, il fotovoltaico, la geotermia e sempre meno dal nucleare (che molti considerano ‘fonte rinnovabile). Allo stesso tempo, per risparmiare energia e aumentare l’efficienza energetica del Paese, ha avviato piani edilizi per la costruzione di case a basso impatto ambientale, con materiali innovativi altamente sostenibili e isolanti, e la realizzazione di una rete di trasporti green e smart, urbane ed extra urbana.

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