#StartupSurvey, l’indagine nazionale MiSE-Istat sulle startup innovative

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Le imprese possono partecipare fino al 27 maggio

Lo scorso 31 marzo, le oltre 5mila startup innovative italiane hanno ricevuto al loro indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) una comunicazione congiunta da parte di Istat e del Ministero dello Sviluppo Economico. Con essa, l’impresa viene invitata a partecipare a #StartupSurvey, la prima indagine nazionale sull’ecosistema delle startup innovative.

#StartupSurvey nasce dall’esigenza di rilevare alcuni elementi del mondo startup ulteriori rispetto ai dati già a disposizione dell’Amministrazione – e dei cittadini, in quanto liberamente accessibili – ossia quelli della sezione speciale (file .zip) del Registro delle Imprese.

Seppur estensivi, e settimanalmente aggiornati, i dati catturano essenzialmente gli aspetti quantitativi del fenomeno, legati principalmente alle caratteristiche oggettive, quantificabili delle imprese: numero di startup avviate, di personale coinvolto, valore della produzione generato, distribuzione geografica e settoriale.

La survey indaga invece principalmente aspetti qualitativi, spesso afferenti ad aspetti più soggettivi delle attività, di particolare interesse dal punto sociologico è culturale, che consentiranno di effettuare analisi più approfondite e diversificate.

La survey, compilabile online sul portale Istat Imprese, si articola in quattro sezioni tematiche:

  • capitale umano e mobilità sociale: i quesiti riguardano il background lavorativo, di istruzione e familiare di chi fa startup. Tali informazioni sono necessarie alla comprensione del contesto sociale, delle competenze e delle motivazioni di chi avvia una nuova impresa innovativa;
  • modalità di finanziamento: i quesiti sono volti a far emergere quali sono le soluzioni adottate dalle startup innovative per far fronte alle loro necessità di approvvigionamento finanziario e quali strumenti prediligano (mercato dell’investimento in capitale di rischio, canale creditizio, forme innovative come l’equity crowdfunding);
  • innovazione: all’imprenditore è richiesto di dare una qualificazione alla tipologia di innovazione (es. di prodotto o di processo, radicale o incrementale) perseguita dalla startup, e quali siano le strategie intraprese per proteggere tale innovazione e portarla sul mercato;
  • conoscenza e soddisfazione sulla policy: l’intento è creare una dinamica partecipativa tra amministrazione e beneficiari, cui viene richiesto di esprimere il proprio livello di conoscenza, interesse e soddisfazione verso le misure offerte e di presentare eventuali proposte di miglioramento.

Le startup hanno 45 giorni di tempo per completare il questionario (termine ultimo, 27 maggio). I risultati saranno poi oggetto di un rapporto pubblico, e i dati, anonimizzati, saranno resi utilizzabili da terzi per analisi indipendenti.