chi più fa la corte a Musk

Starlink. Se Urso lo blocca, ora Salvini lo vuole per il Wi-Fi sui treni Roma-Milano: “Avviata sperimentazione”

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Il ministro: "C'è una sperimentazione, già avviata, di due settimane con due soggetti, uno dei due è Starlink".

Si apre un nuovo capitolo della vicenda Starlink in Italia. Come svelato oggi dal quotidiano “La Stampa”, il Gruppo Ferrovie dello Stato ha avviato una sperimentazione anche con l’azienda di Elon Musk per avere il Wi-Fi sui treni con i satelliti di Starlink.

Sempre secondo quanto riportato dal quotidiano oggi in edicola“l’accordo verrà blindato con un bando che garantirà l’ingresso dei satelliti di SpaceX nella rete di mobilità ferroviaria più grande d’Italia”. 

Il tutto funzionerebbe così: la famosa “tavoletta” di Starlink verrebbe posizionata sul tetto dei vagoni dei treni e anche delle stazioni in zone rurali per catturare il segnale satellitare e tradurlo in connettività Wi-Fi. 

Salvini aveva già questo desiderio dallo scorso marzo: “Se prendiamo i satelliti di Elon Musk anche qui in Italia finalmente quando telefoneremo in treno non cadrà più la linea”.

E oggi, dopo l’articolo de “La Stampa”, il ministro ha spiegato: “Una delle mie prime richieste ai vertici di Fs, vecchi e nuovi, era di rendere possibile la connessione durante l’intera tratta dell’Alta velocità tra Milano e Roma. C’è una sperimentazione di due settimane con due soggetti. Uno dei due soggetti con cui Ferrovie dello Stato sta effettuando la sperimentazione è Starlink ma non certo perché l’ho chiesto io, ma perché è uno dei pochissimi soggetti che può garantire questo servizio”.

“Voglio ribadire – ha concluso – che il nostro interesse è quello di garantire a chi viaggia sulle linee di alta velocità una connessione che oggi non c’è. Chi sarà a garantire questo servizio lo deciderà in piena autonomia Ferrovie dello Stato. Se la sperimentazione dovesse andare a buon fine sarò il primo sostenitore di un accordo con Starlink. È una sperimentazione di alcune settimane, se dovesse andare a buon fine sarei sicuramente favorevole ad arrivare ad un accordo”.

“L’azienda Icomera, che già offre il Wi-Fi a bordo dei treni, ha integrato Starlink nei propri sistemi”

“Il Gruppo sta investendo in progetti di potenziamento della connettività a bordo dei treni e ha l’obiettivo di migliorare l’esperienza complessiva di viaggio dei passeggeri”, spiegano fonti di Fs interpellate dall’Ansa. “Tra i fornitori ai quali il Gruppo affida il servizio di wi-fi a bordo treno – confermano – figura l’azienda Icomera che ha integrato Starlink nei propri sistemi. Sono in fase di valutazione e analisi eventuali sperimentazioni che possano coinvolgere anche i satelliti Starlink per progetti delle società del Gruppo“, hanno concludono le stesse fonti.

L’unico modo per firmare un accordo governativo con Starlink è per il Wi-Fi sui treni?

Sembra che nel Governo si faccia a gara a chi riesca di più a “corteggiare” Musk e ad usare la sua tecnologia satellitare a tutti i costi. Se il progetto, previsto dal DDL Space Economy, di creare una rete satellitare in caso di emergenza per le comunicazioni della Difesa e delle ambasciate sembra sia stato “bloccato” dal ministro Urso – secondo quanto risulta ad Andrea Stroppa, l’uomo del business di Musk in Italia – ora il vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti vuole essere il primo a concludere un accordo con Starlink. Ma si può fare?

Casu (Pd): “Musk già scelto? Salvini non agisce da Ministro ma da promoter SpaceX”

Immediata è stata la reazione dell’opposizione con Andrea Casu del PD alla notizia riportata dal quotidiano “La Stampa”:

“Se fossero confermate le anticipazioni de La Stampa saremmo di fronte all’ennesima forzatura inaccettabile: prima Salvini sceglie Musk per connettere via satellite i treni italiani e solo dopo viene realizzato un bando per giustificare la decisione? Chiederemo conto con un’interrogazione immediata di questa grave forzatura e dell’iter anomalo avviato dal peggior ministro dei trasporti della repubblica per distogliere risorse dall’implementazione e lo sviluppo dei piani già avviati a livello europeo per realizzare nuovi sistemi di comunicazione ferroviaria e offrire l’ennesimo assist sovranista all’amico e alleato che ha partecipato al Congresso della Lega. Per Matteo Salvini le difficoltà che vivono ogni giorno passeggeri e lavoratori non contano nulla, l’unica preoccupazione è accreditarsi come promoter italiano di Space X” così il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, il deputato democratico Andrea Casu.

L’incontro con Stroppa al Ministero dei Trasporti nel 2023

Salvini a novembre del 2023 aveva incontrato al ministero dei Trasporti una delegazione di SpaceX e della sua divisione Starlink. Il ministro aveva allora commentato: “È stata l’occasione per approfondire alcuni temi come la connettività, anche legata ai trasporti e al monitoraggio delle infrastrutture, e alle prospettive tecnologiche future”.

Nel 2023 firmato protocollo Governo-FS per favorire la diffusione di reti di nuova generazione, sia in fibra ottica sia in 5G, valorizzando la capillarità dell’infrastruttura ferroviaria.

Ricordiamo che lo stesso Governo, con la firma anche dello stesso ministro Salvini, ha firmato a maggio 2023 con Ferrovie dello Stato Italiane il Protocollo d’intesa per favorire la diffusione di reti di nuova generazione, sia in fibra ottica sia in 5G, su tutto il territorio nazionale, valorizzando la capillarità dell’infrastruttura ferroviaria.

Secondo il Protocollo, sulla base dell’Investimento 3.1 della Missione 1, Componente 2 del Pnrr “Reti ultraveloci”, era previsto un cofinanziamento, fino al valore massimo complessivo di 550 milioni di euro, per la realizzazione di un backhauling in fibra ottica e di un’infrastruttura radiomobile 5G, di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ad alta velocità. 

Gli obiettivi 

Gli obiettivi dell’accordo, della durata di tre anni, erano quindi molteplici:

  • Sfruttare la capillarità della rete ferroviaria per posare un cavo a fibre ottiche a uso pubblico, che, con un’estensione fino a 16.000 km, possa favorire lo sviluppo di reti di comunicazione di nuova generazione, fisse e mobili, a beneficio dell’intero sistema Paese, a partire dalle aree dove ancora oggi sussistono problemi di connettività;
  • Diffondere reti mobili di nuova generazione lungo le principali linee di comunicazione nazionali e corridoi transeuropei, realizzando un’infrastruttura radiomobile multi-operatore 5G di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ad alta velocità, in grado di assicurare
  • copertura con continuità, anche nelle tratte in galleria, con servizi 5G, per migliorare logistica, sicurezza e servizi ai passeggeri.
  • Contribuire alla realizzazione delle piattaforme digitali necessarie al monitoraggio predittivo delle infrastrutture critiche del Paese, dalla sensoristica ai data-center necessari alla gestione di flussi di dati. 

Questo progetto è poi partito?

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