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Spot&Social, quando la pubblicità diventa lezione di creatività

Spot&Social

In molti parlano facilmente di creatività, spesso a sproposito. Si pensa che sia un dono di natura, un istinto, un pensiero estemporaneo.

Chi ha fatto della creatività un mestiere, sa quanta ragione avesse Jorge Louis Borges quando scrisse: “Non esiste nulla di più strutturato della fantasia”.

Le cose si complicano quando i creativi di turno si trovano a dover combattere anche con la scarsità di risorse, sia quelle economico-produttive, che quelle di tempo.

Ma è proprio in questi casi che il mestiere consolidato sa produrre grandi risultati.

La Rubrica Spot&Social è curata da Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Così è avvenuto nel 2006, quando l’agenzia di pubblicità McCann Erickson e la casa di produzione BRW & Partners aderirono alla richiesta di Giovanni Floris di realizzare “pro bono” e in pochissimo tempo 20 spot su temi sociali di vasto interesse, da proiettare durante le puntate di Ballarò.

Sotto la direzione creativa di Dario Neglia e la regia di Pietro Vari, fu messa in piedi una macchina produttiva di tutto rispetto, in grado di creare e produrre i venti spot in venti giorni di shooting, impiegando trentadue attori, ottantatré comparse e una troupe di cinquanta persone.

Accuratissimo il casting, accuratissima la scelta delle location e la brillante limatura dei testi. Anticipando i tempi, fu fatto un grande uso dell’ironia, oggi molto utilizzata perché in grado di far riflettere a fondo su temi sociali anche difficili.

E’ interessante notare che grazie agli argomenti scelti, tutti quegli spot potrebbero benissimo essere diffusi oggi senza perdere smalto, anche se sono passati quasi dieci anni.

Ogni spot è una piccola lezione di creatività: tutti sono giocati intorno alla sorpresa di un finale inaspettato che induce alla riflessione, anche grazie a indovinati “pay-off” (la frase a suggello dell’ultima scena).

Di grandissima attualità il tema della madre casalinga che decide di dimettersi dal suo lavoro…ma che all’inizio sembrava essere una qualunque dirigente d’azienda.

Sorprendente come in un giorno sia stato possibile preparare e girare la scena del miracoloso e impensabile spettacolo…di un uomo che legge!

Davvero sorprendente il mezzo grazie al quale un incerto e timido giovanotto trova il coraggio di baciare la sua ragazza.

Semplicemente esilarante il “pay-off: Per lo svezzamento” …a proposito di un settantenne bamboccione che decide finalmente di andare fuori di casa.

Impareggiabile, anche per la sua drammatica attualità (molti tradimenti vengono scoperti a causa del cellulare), lo spot “Contro l’inquinamento acustico”, in cui un giovane marito parla ad alta voce – come fa un numero sempre maggiore di maleducati in treno e in metrò – con la sua amante, incurante della moglie che sta preparando la cena a due metri da lui.

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