#PossoAiutartiMamma

Spot&Social. Campagna Kinder, case history per la parità di genere

di Alberto Contri |

Il progetto Kinder, #PossoAiutartiMamma, va al di là di una pur commovente e coinvolgente campagna di comunicazione, per costituire una vera e propria case history di Responsabilità Sociale d’Impresa molto avanzata.

In una recente puntata della nostra rubrica abbiamo detto tutto il bene possibile della campagna di Procter & Gamble “Thank you mom”, realizzata con il contributo del grande regista messicano Gonzalez Inarritu.

Il tributo della P&G al mestiere più difficile e più bello del mondo ci è servito anche per riportare al ridicolo e meschino livello che meritava la “provocazione” di Toscani a Radiouno (“E’ venuto il momento di abolire le mamme”).

La Rubrica Spot&Social è curata da Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Così oggi fa particolarmente piacere parlare più che di una campagna, di un vero e proprio progetto di CSR ben ideato, realizzato e comunicato dalla Ferrero, per il suo brand Kinder. L’idea è consistita nell’invitare delle vere mamme ad un finto casting, con la scusa di realizzare un documentario sulle madri che lavorano.

Nel videoclip girato per l’occasione, alle mamme veniva fatta leggere una lettera scritta a loro insaputa dal figlio o dal marito, con la promessa di impegnarsi di più nell’aiutarla nel suo non semplice lavoro in famiglia.

Indubbiamente il video gioca sulla commozione che tutte le intervistate hanno provato nello scoprire – fatto del tutto inaspettato – i reali autori delle lettere.

E’ interessante osservare che il progetto va al di là di una pur commovente e coinvolgente campagna di comunicazione, per costituire una vera e propria case history di Responsabilità Sociale d’Impresa molto avanzata. Sul sito http://www.kindercereali.it è possibile approfondire la ricerca svolta da Ipsos per conto di Ferrero, al fine di approfondire le necessità delle mamme, con particolare riguardo ad un tema assai importante per la parità di genere, quello della conciliazione dei tempi.

Tramite il sito le mamme poi possono esprimere i propri desideri e fornire ulteriori contributi, oltre a condividere e commentare tramite Facebook e Twitter. Date le premesse sicuramente il progetto può realmente crescere parecchio, come auspicato dalla Ferrero: “#PossoAiutartiMamma può diventare qualcosa di grande. Può raccogliere tutte le persone che hanno a cuore il tema dell’attenzione per le mamme e spingerle a fare qualcosa di più”.