Senza un budget dedicato, l’Ue rischia di compromettere la propria strategia spaziale. L’allarme
A 24 ore circa dalla presentazione della proposta della Commissione europea di Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione europea (Ue), l’eurodeputato Christophe Grudler lancia un allarme: senza un budget dedicato per lo Spazio, l’Europa rischia di compromettere autonomia, sicurezza e competitività tecnologica.
Grudler, membro del Parlamento Europeo e co-presidente dell’Intergruppo “Cielo e Spazio”, ha indirizzato un messaggio diretto alla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen e al Commissario per il Bilancio, Piotr Serafin.
Il motivo? Secondo diverse fonti, la Commissione europea potrebbe non includere una voce di bilancio specifica per lo spazio nella sua proposta per il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2028–2034, che sarà presentata domani 16 luglio a Bruxelles.
Senza (o con pochi) satelliti siamo ciechi
L’eurodeputato definisce questo possibile scenario un “errore grave”, sottolineando come i satelliti rappresentino l’infrastruttura invisibile ma cruciale della nostra economia: navigazione per cittadini, navi e aerei, monitoraggio climatico, sorveglianza delle frontiere, sicurezza e molto altro dipendono da sistemi spaziali europei efficaci e autonomi.
Senza (o con pochi) satelliti siamo ciechi.
Il messaggio è chiaro: ogni settore di intervento dell’Unione deve avere una voce di bilancio chiara, dettagliata e autonoma, e lo Spazio deve essere tra le priorità. Senza un budget dedicato, l’Unione europea:
- Non potrà garantire la continuità e la qualità dei servizi spaziali esistenti;
- Non riuscirà a portare avanti con efficacia il Programma Spaziale Europeo (inclusi Galileo, Copernicus e IRIS2);
- Rischierà di perdere terreno rispetto a potenze globali come Stati Uniti, Cina e Russia.
Una linea di bilancio vincolata significa pianificazione a lungo termine, sicurezza degli investimenti e sovranità tecnologica. Non si tratta solo di investimenti economici, ma di una scelta politica e strategica per il futuro dell’Europa.
Lo stesso Grudler, assieme ad altri eurodeputati, aveva firmato una prima Lettera aperta alla Commissione in cui si chiedeva un piano specifico per la strategia spaziale europea, che potesse contare su un budget definito di 60 miliardi di euro.
Una governance solida per una politica spaziale credibile
Grudler chiede anche l’adozione di un Regolamento specifico per la governance del programma spaziale dell’Ue. Senza uno strumento giuridico chiaro, l’attuazione dei programmi sarà vulnerabile a ritardi, inefficienze e conflitti istituzionali.
Vale la pena ricordare che anche i Coordinatori ITRE dei principali gruppi politici del Parlamento Europeo hanno già inviato una lettera alla Commissione per chiedere azioni concrete. Finora, però, non è arrivata alcuna risposta ufficiale.
Il Fondo Europeo per la Competitività (ECF) e l’accorpamento del programma spaziale e IRIS2
L’allarme arriva in un momento cruciale per la pianificazione economica dell’UE. Secondo le prime bozze del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale, la Commissione europea sta valutando la creazione di un grande Fondo Europeo per la Competitività (ECF), che accorperebbe fino a 14 linee di finanziamento esistenti in un unico strumento.
Tra queste linee figurano:
- il Fondo per l’Innovazione
- il Programma Europa Digitale
- il Meccanismo per Collegare l’Europa (CEF) per i progetti digitali (2 miliardi di euro)
- il Fondo Europeo per la Difesa
- l’Atto per il Sostegno alla Produzione di Munizioni (ASAP)
- la Legge EDIRPA per gli appalti nel settore della difesa
- il Programma EDIP per l’industria della difesa
- EU4Health
- InvestEU
- e, appunto, il Programma Spaziale Europeo, incluso IRIS2.
Il rischio, tuttavia, è che questa unificazione renda più opaco e meno vincolante l’investimento nello Spazio, disperdendone la visibilità politica e l’efficacia amministrativa.
Lo Spazio non è un capriccio
L’appello di Grudler che fa seguito ad una Lettera di giugno 2025, è un segnale d’allarme che la Commissione non può ignorare. Lo Spazio non è un capitolo marginale del bilancio europeo, non è un capriccio di un gruppo di imprese e di alcune forze politiche: è una leva strategica per l’indipendenza, la sicurezza e l’innovazione.
Un budget indistinto e senza governance specifica indebolirebbe le ambizioni dell’Ue nel settore, in un momento in cui il mondo corre verso la nuova corsa allo Spazio, inteso non più solo come una frontiera da esplorare e superare, ma come un dominio strategico, scenario di conflitti geopolitici che richiede massima attenzione, capacità di intervento e posizionamento.
La Commissione ha ancora il tempo per correggere la rotta. Ignorare questo appello significherebbe rinunciare a guidare il futuro tecnologico, economico e politico dell’Europa.
Space & Underwater, il videoreportage della 1^ edizione della Conferenza internazionale dedicata ai domìni Spazio e Subacqueo, promossa e organizzata dal giornale Cybersecurity Italia.
La 2^ edizione si terrà il 3 dicembre 2025.