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Spazio: Colao ‘Con Musk, Cina, India e nuovi attori serve approccio europeo diverso’

“Lo spazio sta cambiando drammaticamente, abbiamo un signore come Elon Musk e poi Cina e India e Amazon che stanno influendo nelle attività spaziali internazionali “con nuovi capitali, mettendo sotto pressione le Agenzia spaziali” per questo “serve un nuovo approccio europeo e anche snellire l’Asi e darle maggiori fondi”. A dirlo è stato il ministro dell’Innovazione tecnologica e la transizione digitale con delega allo spazio, Vittorio Colao, nel corso della conferenza stampa all’Asi per la prima Giornata Nazionale dello Spazio. “Con la ministra Messa stiamo discutendo come si possa potenziare l’Asi con nuove risorse e snellire l’Agenzia riguardo le procedure burocratiche” ha riferito Colao.

Colao, ‘Con Esa verso una ‘Costellazione Italia’ per l’Osservazione della Terra’

“Con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) firmiamo oggi un accordo che riguarderà l’intera componente del settore spaziale dell’Osservazione della Terra del Pnrr nazionale” e con Esa “stiamo anche andando verso una ‘costellazione Italia’ per l’Osservazione della Terra”. Ad annunciarlo è il ministro dell’Innovazione tecnologica e transizione digitale con delega alle attività spaziali ed aerospaziali, Vittorio Colao, che ha sottoscritto l’accordo con il Dg di Esa Josef Aschbacher questa mattina.

“Il nome della costellazione non sarà proprio questo”, ha chiarito Colao che ha ricordato come l’Esa nel suo centro italiano di Esrin a Frascati, ha il suo punto strategico per il settore dell’Osservazione della Terra. “Se faremo in fretta, avremo anche una leadership in questo settore e con il Pnrr diventerà un grande progetto italiano, un pilastro italiano dell’Osservazione della Terra”.

Colao ha spiegato che “la costellazione avrà scopi governativi e sarà utilizzata anche a sostegno alla Protezione Civile, per realizzare misure contro il dissesto idrogeologico, per la tutela delle coste e per contrastare incendi ma avrà anche applicazioni commerciali che dovranno essere sviluppate dalle industrie del settore”. “Credo che la collaborazione con Esa sia strategica” perché “questi progetti devono essere di ampio respiro. E’ importante la collaborazione internazionale” ha rilevato ancora Colao sottolineando che “Esa sarà l’orchestratore e Asi darà un grande contributo in termini di persone”, di risorse umane.

La nuova costellazione, fondi italiani Pnrr per 1,3 miliardi affidati all’Esa

La nuova costellazione di satelliti, che non ha ancora un nome, ha un finanziamento importante nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con 1,3 miliardi da dividere con l’evoluzione del lanciatore Vega. Una somma che il governo italiano intende affidare direttamente all’Esa, come ha recentemente deciso il Comitato interministeriale per le politiche relative allo Spazio e alla ricerca aerospaziale (Comint) presieduto da Colao. “E’ un progetto importante” e che prevede “tempi serrati”, ha detto ancora il ministro, precisando che “non è in alternativa ad altri progetti, come Copernicus”, il progetto di osservazione della Terra gestito da Esa e Commissione Europea.

Di sicuro, ha rilevato il ministro, la nuova costellazione di satelliti “resta grande un grande progetto italiano perché è finanziato nell’ambito del Pnrr”. Per questo “avrà scopi governativi di sostegno alla Protezione civile”, come attività di sorveglianza su dissesto idrogeologico, incendi e coste, “ma anche di applicazioni in una direzione commerciale, che potranno essere sviluppate dal mercato privato”. Per Colao è anche un’iniziativa che in Italia permetterà di far crescere competenze, di “avere un’industria di alta tecnologia” e applicazioni. L’Esa, che riceverà direttamente i fondi dall’Italia, “sarà l’orchestratore” e dall’Asi ci sarà “un grande contributo di persone” e c’è infine “l’impegno a basare in Italia gran parte delle risorse”, considerando che ha la sua sede in Italia anche il Centro dell’Esa per l’Osservazione della Terra, l’Esrin.

Colao; da Pnnr grandi risorse, Asi attore principale

Il Pnrr ha “grandi risorse” da dedicare allo spazio e “le opportunità che arriveranno sono tantissime” nei prossimi 5-6 anni, ha detto Colao aggiungendo che “L’Asi è l’attore principale per orchestrare queste risorse”, ha sottolineato.

Spazio, Colao ‘Per l’Italia può diventare la nuova moda’

Il settore spaziale “può diventare per l’Italia la nuova moda”, ossia un settore basato su grandi progetti e competenze di eccellenza e apertura all’innovazione: lo ha detto il ministro

Oggi la prima Giornata Nazionale dello Spazio: moltissimi servizi influenzano la nostra vita quotidiana

Istituita con una Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 ottobre scorso, la Giornata vuole celebrare anche il lancio del primo satellite italiano, il San Marco 1, avvenuto il 15 dicembre del 1964.

Questo lancio permise all’Italia di rientrare tra i primi Paesi al mondo a superare l’atmosfera terrestre. Da allora l’Italia vanta molti primati nello Spazio ed è diventata uno dei principali attori sulla scena spaziale internazionale.

L’obiettivo dell’istituzione della Giornata Nazionale è quello di sensibilizzare i cittadini italiani alle attività spaziali.

Lo Spazio è più vicino ai cittadini e alla nostra vita quotidiana di quanto non si immagini.

Curcio (Protezione Civile): ‘Diversi prodotti spaziali ci aiutano nell’emergenza’

Abbiamo ‘prodotti’ che influenzano la nostra attività come Protezione Civile, abbiamo immagini di alluvioni, incendi, eruzioni vulcaniche, anche tramite il sistema satellitare Cosmo SkyMed o il programma spaziale europeo Copernicus e la modalità di emergenza ci consente di avere dati” dallo Spazio “con grande rapidità” dati che “utilizziamo quotidianamente nelle emergenze,” ha sottolineato il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, intervenendo all’ASI alla celebrazione della prima Giornata Nazionale dello Spazio.

Non c’è solo l’Osservazione della Terra “con i satelliti Prisma o Cosmo SkyMed” per osservare anche gli effetti dei cambiamenti climatici o delle catastrofi naturali, oggi “dallo Spazio si riesce a realizzare connettività, servizi che un tempo erano solo trasmissioni Tv ma che adesso si arricchiscono del collegamento internet“, c’è la trasformazione “dai collegamenti terrestri ai collegamenti via satellite” e ci sono “moltissimi servizi dallo Spazio che influenzano la nostra vita quotidiana,” ha dichiarato questa mattina il presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia, aprendo le celebrazioni.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha “grandi risorse” da dedicare allo Spazio, per potenziare le attività del Paese in questo settore e che fra 5-10 anni potrà offrire nuove opportunità di lavoro, ha evidenziato Colao.

Giornata Spazio, Saccoccia (ASI): settore sempre più importante

Lo Spazio influenza con servizi e applicazioni la nostra via quotidiana in molti ambiti, “c’è l’Osservazione della Terra con satelliti come Prisma o Cosmo-SkyMed” e ormai dallo spazio “si riesce a realizzare connettivita’, servizi che un tempo erano solo trasmissioni tv ma che ora con i satelliti si arricchiscono del collegamento internet”. Un settore “sempre più importante e affascinante”. A sottolinearlo il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Giorgio Saccoccia durante l’evento organizzato dall’Asi nella sua sede di Roma.

Ministro Messa: creare opportunità per giovani nel settore Spazio

“Compito del mio Ministero è dare delle opportunità e creare le condizioni per chi vuole realizzare i propri sogni nel settore Spazio. E’ un compito importante e gravoso, perché i giovani possano tornare. Non esistono confini anzi, è fondamentale uscire dal nostro Paese per alcuni periodi e avere esperienze internazionali, però dobbiamo riuscire a dare opportunità ai giovani che vogliono portare anche in Italia la propria ricerca e questo e’ il nostro grande compito in questo periodo. Stiamo cercando, attraverso la finanziaria, di aumentare queste possibilità e dare il più ampio spazio possibile ai giovani per un forte ricambio generazionale, di cui abbiamo tutti bisogno”. Così il ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa.

“La ricerca spaziale – ha precisato – non può farsi senza la formazione; l’università è impegnata nell’innovare i propri corsi. Sicuramente quello che deve fare questo Ministero è stimolare nuove corsi sia di laura, per esempio quello di Ingegneria gestionale orientata alla Space economy del Politecnico di Torino sia dottorati di ricerca come Space cosmology, Space science and Space technology della Scuola superiore meridionale che sta nascendo a Napoli. Danno l’idea di come il mondo dell’Accademia si stia muovendo per cercare di fornire competenze trasversali nuove e molto allargate a chi vuole cimentarsi in questo settore”. “E’ indubbio che fascino e curiosità stanno alla base di tutto quello che ci porta a studiare, cercare di conoscere e cercare di sapere di più sullo Spazio – ha concluso il ministro Messa – in più si aggiunge un elemento importante: che lo Spazio è gigantesco e ci fa sentire infinitamente piccoli rispetto a quello che c’è fuori, quindi ci riporta in un sistema di relazioni diverso da quello in cui viviamo quotidianamente e ci stimola anche a sviluppare l’ingegno, risorse e studi. Ricerca, prodotti e servizi che ne derivano, di conseguenza, hanno un aspetto fondamentale di innovazione ma anche di superamento dei confini, di per sé lo Spazio è un superamento dei confini”. “E’ uno dei settori più forti della nostra ricerca; per il progetto Horizon 2020, per esempio, il ritorno nella parte Spazio per l’Italia è pari al 13% del budget, tenete conto che la media in Italia del ritorno è di circa l’8-9%, quindi, in questo caso, è un ritorno molto forte. Vuol dire che l’Italia è molto competitiva rispetto ai bandi europei, con l’Asi ma anche con tanti enti di ricerca come il Cnr, l’Inaf, l’Infn, l’Invg ecc… Stiamo anche cercando di creare un tavolo comune fra università ed enti di ricerca per questo tipo di attività e coinvolgere l’impresa, sia quella che fa ricerca nel settore, come Leonardo sia l’impresa che poi utilizza tutto ciò che può venire dalla ricerca nello Spazio”. “Un settore strategico che occupa il 30% dell’attività di ricerca è ‘Telecomunicazioni, Osservazione della Terra e Navigazione’. Per quanto riguarda questo capitolo, molta enfasi verrà data nel prossimo futuro all’integrazione fra Spazio e intelligenza artificiale, fra Spazio e cybersecurity e fra Spazio e Quantum communication, questi sono gli aspetti a cui si punta tanto anche attraverso il Pnrr e il Recovery Plan”. 

“Questo ministero – ha aggiunto – vuole stimolare la creazione di nuovi corsi di laurea e ricerca per acquisire nuove competenze a chi cimentarsi in questo settore – ha aggiunto – ma un altro compito di questo ministero è anche offrire le condizioni e le opportunità perché i giovani ricercatori Andare all’estero e’ fondamentale, ma possiamo dare opportunità di rientrare a chi vuole portare avanti la propria ricerca in Italia”.

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