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Spazio alle donne. Il CDTI di Roma si fa più rosa

di Maria Pia Giovannini, Vice Presidente CDTI di Roma |

Nel percorso avviato il rinnovato Consiglio Direttivo del CDTI, con la sua maggiore presenza femminile, si propone di contribuire in particolare a sviluppare iniziative rivolte ad accrescere la cultura delle donne nelle materie scientifiche e nelle specializzazioni tecnologiche.

Nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” mi sento onorata di esprimere la voce del CDTI di Roma nella mia nuova figura di Vice-Presidente del Club dei dirigenti per le tecnologie e l’informazione, carica che per la prima volta è stata assegnata ad una donna.

Il CDTI infatti inaugura questa ricorrenza con un nuovo Consiglio Direttivo che vede aumentare la presenza femminile nel Consiglio con due nuove Consigliere: Cinthia Bianconi, Presidente della Fondazione Olivetti, e Mirta Michelli, Direttore di Mondo Digitale, che si affiancheranno alle altre 5 consigliere già presenti nel Consiglio portando la quota della presenza femminile a circa il 30% .

Questo nuovo assetto del Consiglio direttivo è nella direzione che viene fortemente auspicata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio di ieri a Rai Radio1 di apprezzamento per l’iniziativa “No women no panel –Senza donne non se ne parla” ideata in seno alla Commissione Europea per l’equa rappresentanza di genere in convegni, commissioni, eventi pubblici e dibattiti radiotelevisivi dedicata alla Giornata internazionale del 25 novembre contro la violenza alle donne.

Sempre ieri 24 novembre il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha presentato il Rapporto dal titolo “Un anno di Codice rosso”. Si tratta dell’analisi di impatto della legge n. 69/2019 («Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere») che contiene fra l’altro i dati giudiziari relativi alle nuove fattispecie di reato introdotte dal “Codice Rosso”. Tra i dati citati dal Ministro emerge l’incremento dell’11% dei maltrattamenti delle donne in famiglia anche dovuto alle restrizioni dettate dalla lotta contro il Covid.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Tale violazione è una conseguenza della discriminazione contro le donne, dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna.

Per questa ragione “combattere la discriminazione di genere” è tra gli obiettivi “pilastro” della strategia nazionale contenuta nel “PNRR-Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza” del Governo per i prossimi anni, che si pone l’obiettivo di intervenire sulle  molteplici dimensioni della discriminazione in essere nei confronti delle donne, che riguardano, prioritariamente, “…la partecipazione al mondo del lavoro, la retribuzione e la qualità del lavoro, l’accesso alle risorse finanziarie, le disuguaglianze tra donne e uomini nell’allocazione del tempo dedicato al lavoro di cura, al lavoro domestico e alle attività sociali, l’uguaglianza di genere nell’accesso alle posizioni decisionali a livello politico, economico e sociale”.

Su questo obiettivo il CDTI di Roma ha già nel passato avviato importanti iniziative di sensibilizzazione sulla parità di genere nel mondo del’ICT che hanno portato alla fine dello scorso anno ad organizzare il convegno “Il ruolo delle Donne nell’era della Digital Transformation”.

Nel percorso avviato il rinnovato Consiglio Direttivo del CDTI, con la sua maggiore presenza femminile, si propone di contribuire in particolare a sviluppare iniziative rivolte ad accrescere la cultura delle donne nelle materie scientifiche e nelle specializzazioni tecnologiche e di affiancare le istituzioni preposte a sviluppare programmi e strumenti di supporto al contrasto alla violenza verso i più deboli.